DOCUMENTO – Cessione Sampdoria, ecco chi deve dare il gradimento sui nuovi soci. La norma statutaria prevede il gradimento del CDA, ma cosa succede in caso di rifiuto?
L’art. 10 dello Statuto societario della Sampdoria, che ClubDoria46 ha analizzato ed è in grado di pubblicare, prevede in maniera chiara che il soggetto che vuole acquistare azioni della Sampdoria deve ottenere il gradimento del Consiglio di Amministrazione. Dunque almeno 3 membri su 4.
La manovra di Alessandro Barnaba (Cessione Sampdoria, mossa di Barnaba: è diventato azionista. Ecco come) ossia quella di comprare qualcuna delle azioni della Sampdoria (che sono 56 milioni, il 99,96% detenute dalla Sport Spettacolo Holding della Famiglia Ferrero) deve quindi necessariamente passare dal gradimento dell’attuale CdA in carica.
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DOCUMENTO – Cessione Sampdoria, ecco chi deve dare il gradimento sui nuovi soci e cosa succede in caso di rifiuto…
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La norma statutaria prevede che la decisione sul gradimento del nuovo socio dovrà intervenire “senza indugio”. Ma fino a quando non arriverà, il nuovo socio di fatto non può fare nulla, nemmeno sottoscrivere quell’aumento di capitale che sarebbe l’obiettivo di Barnaba.
Inoltre l’art. 10 prevede comunque il meccanismo del silenzio-assenso. Se il CdA della Sampdoria non si pronuncia entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta di gradimento, “il gradimento si intenderà concesso ed il socio potrà trasferire le proprei azioni”.
In caso di rifiuto del gradimento invece, “la comunicazione al socio dovrà contenere la motivazione del rifiuto e l’indicazione di un acquirente che acquisirà le azioni alle condizioni indicate nell’offerta presentata dal socio richiedente”.
Dunque se anche solo due consiglieri su 4 non fornissero il proprio gradimento a Barnaba, dovrebbero comunque proporre un altro socio di minoranza…
Uno scenario comunque davvero complesso da interpretare…
