Il Cda della Sampdoria riprenderà il discorso con le banche per il pagamento degli stipendi di ottobre, novembre e dicembre: c’è lo spettro della penalizzazione
Sul campo la Sampdoria proverà a conquistarsi la salvezza, mentre fuori la missione è, forse, ancora più difficile. Senza l’aumento di capitale della proprietà, il Cda sta facendo il massimo per arrivare a fine campionato e rispettare le scadenze, soprattutto quella imminente del 16 febbraio.
I blucerchiati dovranno versare circa 11 milioni relativi alle ultime tre mensilità del 2022, altrimenti incorreranno in una penalizzazione di due punti. Cosa che fa danni sia a livello di immagine, sia a livello di classifica, considerando che, in attesa della partita con il Monza, i punti guadagnati in classifica sono appena nove in 20 giornate.
Crisi Sampdoria, le banche ancora in aiuto del Cda?
Crisi Sampdoria, pagamento stipendi: il Cda continua a trattare con le banche
LEGGI ANCHE Monza-Sampdoria, anche Cuisance subito titolare? Le ultime
Come riporta La Gazzetta dello Sport, Marco Lanna, Gianni Panconi, Alberto Bosco e Antonio Romei, i quattro membri del Cda, riprenderanno da lunedì i discorsi con le banche per mettere insieme i soldi necessari al pagamento degli stipendi. Dalle cessioni sul mercato non è arrivato l’aiuto sperato (appena tre milioni tra Sabiri e il riscatto di Torregrossa) e così toccherà agli istituti di credito.
Gli indiziati sono sempre Banca Sistema e Macquarie, i principali creditori della Sampdoria.
La soluzione è certamente un palliativo, perché le scadenze non finiranno il 16 febbraio. Ci sarà da rispettare la rateizzazione con il fisco, gli altri stipendi da pagare, il bilancio da approvare. Tutte tappe che il Cda della Sampdoria deve affrontare, nell’attesa – e nella speranza – di novità a livello societario.