La crisi della Sampdoria sembra non avere fine e Stefano Versace si appella alla proprietà del club: venda ora prima che sia troppo tardi
Vendere ora prima che sia troppo tardi. La Sampdoria sta affrontando da ormai più di un anno una crisi che sembra non vedere la fine. E i primi responsabili, contestati dalla tifoseria, sono coloro che attualmente occupano i ruoli di comando e ci mettono i soldi.
Da Joseph Tey a Jesper Fredberg, da Matteo Manfredi a Nathan Walker, tutti sono coinvolti dai sampdoriani in quella che è una situazione che va avanti almeno dalla scorsa stagione. Con una Serie C sfiorata solo grazie al caso Brescia, senza che quest’anno si sia rimediato. E intanto l’investitore continua a immettere soldi, che però non fruttano. Per cui, secondo Stefano Versace, c’è solo una soluzione.
C’è un modo per Tey, Manfredi e Walker, di evitare di rimetterci ancora più fondi in quella che ormai sembra una nave che imbarca acqua. E, scrive su Facebook l’imprenditore tifoso della Sampdoria, la soluzione è quella auspicata dalla tifoseria blucerchiata: cedere il club.
Qui non servono quattro chiacchiere da bar. O avete messo in conto di perdere ogni anno una quarantina di milioni per ripianare i buchi derivanti dai disastri sportivi di cui siete artefici (e allora ci avete condannato a vivere all’inferno solo perché voi pagate la bolletta del gas), oppure dovete accettare che l’emorragia va fermata. Prima o poi. Meglio prima che poi. E l’unico modo per fermare una nave che imbarca acqua da tutte le parti è uno solo. Prendere sul serio l’ipotesi della cessione
Crisi Sampdoria, Versace alla proprietà: “Vendete finché i bilanci sono accettabili”

Crisi Sampdoria, l’appello di Stefano Versace alla proprietà. Le parole
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La cessione della società sembra l’unica via d’uscita che può fare contenti tutti. I tifosi per primi, ma anche gli attuali vertici, che potrebbero così non rimetterci più soldi e cedere una nave che fin qui hanno dimostrato di non poter manovrare, dice Versace.
Ma perché sia davvero efficace e porti frutto un passaggio di proprietà, deve avvenire il prima possibile. Almeno finché i bilanci sono ancora ancora accettabili, scrive Versace. In tempo prima che la Sampdoria diventi solo un bel ricordo:
Oggi i bilanci, almeno, sono accettabili. Presentabili. Oggi un acquirente, volendo, potrebbe anche bussare. Ma se un domani smetterete di versare soldi, non busserà più nessuno. Arriverà solo il silenzio. E dietro il silenzio, i passi solenni di un tribunale fallimentare. Altro che Serie B. Ci ritroveremo a cercare la luce con un cucchiaino da fondo pozzo. Se non si corre ai ripari, se non arriva una scossa, se nessuno alza la voce e nessuno prende in mano il timone, la Sampdoria rischia di diventare proprio questo. Un ricordo bello ma vuoto. Un colore senza vita. Una memoria meravigliosa ma perfettamente inutile



