Il Coronavirus non risparmia nessun campionato europeo: oltre che in Serie A, crescono i contagi in Liga e Premier League
La pandemia Coronavirus continua incessante e, dopo aver colpito la Serie A, non risparmia Liga e Premier League. In Italia la prima notizia di un giocatore positivo risale ormai all’11 marzo, quando la Juventus comunicò la positività di Daniele Rugani. Il giorno dopo Gabbiadini, a cui seguirono altri sette contagi alla Sampdoria. Poi i casi di Pezzella, Cutrone e Vlahovic alla Fiorentina, Zaccagni all’Hellas e Matuidi e Dybala ancora nella Juventus. Ma il Covid-19 non è solo in Serie A.
In Spagna, la seconda nazione europea più colpita dopo l’Italia, emerge il caso del Valencia, che conta, tra giocatori e dipendenti, ben 25 contagiati. Tanto che si parla di Atalanta-Valencia del 19 febbraio come “partita zero” da cui sarebbe nato il contagio.
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Non se la passa bene neanche la Premier League. In Inghilterra sono risultati positivi l’allenatore dell’Arsenal Arteta, Hudson-Odoi del Chelsea, un giocatore del Brighton e tre del Leicester, rimasti anonimi. È delle ultime ore la notizia di ben otto positivi anche nel West Ham, i cui giocatori rimarranno in isolamento fino al 13 aprile, la data fissata dal governo britannico per la fine del blocco.
I contagi si spargono a macchia d’olio anche nel mondo del calcio che, però, continua a litigare su un’eventuale ripresa, mentre altri sport, come il rugby, hanno già concluso la stagione…