Il presidente Massimo Ferrero apre, dopo sette anni e mezzo, alla cessione della Sampdoria. Ma lo fa alle sue condizioni…
Massimo Ferrero dopo sette anni e mezzo di presidenza blucerchiata è stanco, solo e accerchiato. È per la prima volta in questi sette anni di presidenza apre alla possibilità di farsi da parte. Lo fa con Stefano Zaino nell’edizione genovese di La Repubblica. Lo fa facendo anche le cifre di quanto vale la sua società.
Dopo otto anni di sacrifici, lavoro, passione, perché io, oltreché un presidente, mi considero un grande tifoso della Sampdoria, ma anche di attacchi personali, spesso calunniosi, e critiche pesanti, che io ritengo ingiustificate, comincio ad essere stanco. Non della società, di fare il presidente. Ma della cattiveria nei miei confronti…
Attacchi che per la prima volta lo hanno spinto a dire con convinzione che è pronto passare la mano, a dire addio a Genova e alla Sampdoria:
Acquirenti all’orizzonte? Magari. Non ce ne sono. Fatemeli conoscere. Presentatemeli. Io ho fatto e continuo a fare il massimo. Ma se qualcuno è in grado di dare più luce di me alla Sampdoria, si faccia avanti, sono pronto ad ascoltarlo. E, nel caso, a passare la mano.
Cessione Sampdoria: Massimo Ferrero ha fissato il prezzo
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Una cessione della Sampdoria a un prezzo deciso da lui: “Naturalmente a condizioni eque. Dando il giusto valore alla società”
E per il presidente della Sampdoria il valore, che resta quello certificato da un’azienda specializzata, è di 170 milioni di euro, a cui, naturalmente vanno sottratti gli 80 milioni di debito nel frattempo (causa pandemia) maturati. Quotazione alta? Ragionevole? Inutile discutere…
Intanto aumentano le voci di interesse per la Samp da parte di un fondo degli Emirati Arabi, legittimato da un viaggio di Gianluca Vidal, il suo com- mercialista di fiducia, a Dubai il 29 ottobre. Voce confermata anche se:
Due giorni dopo l’ho raggiunto anche io, con la famiglia. E’ andato prima, perché doveva rappresentarmi con la Lega in una riunione sulla vendita in quell’area dei diritti tv. Non ha incontrato nessun potenziale acquirente. E nessuna delegazione di Dubai successivamente è venuta in Italia per noi…
Seguendo ancora La Repubblica e Stefano Zaino le voci di cessione della società che riportano alla luce Vialli con Dinan e York Capital (l’ipotesi più desiderata) o che riesumano il tentativo (da 30 milioni) di Fiorani e Volpi non andato a buon fine la scorsa estate, riguardante però non la Sampdoria (ci sarebbe finita in maniera indiretta, con l’ipotesi di essere ulteriormente ceduta), ma i cinema della galassia Ferrero, appetiti (invano) anche da Preziosi. Senza considerare che sullo sfondo esiste sempre un nome garanzia, Edoardo Garrone, da mesi sull’argomento silenzioso, ma sempre ritenuto un provvidenziale salvagente…