Il Cies ha analizzato la differenza tra le cifre spese per i calciatori e il loro reale valore dal 2012 a oggi: la Sampdoria promossa sul calciomercato
Il Cies, l’Osservatorio calcistico internazionale, ha sviluppato un nuovo report sui trasferimenti nei principali campionati europei. Questa volta lo studio ha preso in esame la differenza tra le spese fatte per gli acquisti dal 2012 e il reale valore dei giocatori acquistati. Non vengono considerati i calciatori presi in prestito con diritto di riscatto.
Lo studio, quindi, mette in evidenza la bontà del lavoro dei dirigenti nel pagare i calciatori meno del loro reale valore. La Sampdoria si è mossa bene: la spesa per i 29 cartellini analizzati è stata di 183 milioni, contro i 190 del valore totale. Per una differenza di sette milioni (il 4%).
Meglio, a livello assoluto, hanno fatto solo la Fiorentina, l’Udinese e la Lazio. I toscani hanno speso 304 milioni rispetto ai 343 di valore (39 milioni di differenza), i bianconeri 92 contro un valore complessivo di 113 (21 di differenza) e i biancocelesti 239 a dispetto di un valore di 247 (otto la differenza).
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Cies, la differenza tra i costi e i valori dei giocatori: quanto ha speso la Sampdoria?
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Bocciate le grandi del calcio, soprattutto la Juventus. I bianconeri hanno speso 1.031 milioni (più di tutti) per giocatori dal valore di 797: una differenza di 234 milioni. A seguire la Roma, con uno stacco di 67 milioni (708 quelli spesi, 641 il valore totale), il Napoli con 62 milioni (682 la spesa, 620 il valore), l’Atalanta con 37 milioni (266 la spesa, 229 il valore) e l’Inter con 34 milioni. I nerazzurri, dal 2012, hanno speso 720 milioni per dei giocatori dal valore complessivo di 686.
A metà sta, invece, il Milan. L’ottimo lavoro dei dirigenti rossoneri, soprattutto nelle ultime stagioni, si riflette nell’esigua differenza tra costo e valore. I milioni spesi sono stati 751 a dispetto di un valore complessivo di 749 milioni.