La cessione del ramo sportivo ad Alessandro Barnaba si complica: per la Sampdoria si aprono ora tre strade per evitare il fallimento e la Serie D
Salvare la Sampdoria. Questo è l’obiettivo dell’attuale società, che sta cercando in ogni modo di salvaguardare il titolo sportivo dei blucerchiati. Evitare la Serie D è fondamentale per non vedere il tracollo di una delle squadre più storiche e simboliche dell’intero calcio italiano.
La proposta di Alessandro Barnaba, formulata lo scorso 7 aprile, non potrà avere esito positivo. La modifica delle Noif da parte della Figc ha certificato l’impossibilità del finanziere di rilevare il ramo sportivo a meno di uno stato di liquidazione giudiziale. E, cosa, non da poco, servirebbe l’obbligo di garantire almeno 100 milioni di fideiussione.
Cessione Sampdoria: trust, bond o aumento di capitale
Cessione Sampdoria, tre strade per evitare il fallimento
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Il Secolo XIX, allora, parla di tre strade possibili per la Sampdoria. La prima è sempre la solita: passare dal trust. Con 40 milioni Massimo Ferrero potrebbe soddisfare i creditori romani e vendere la società. La seconda strada, invece, porta al bond convertibile.
Banca Sistema continua a lavorare a questa opzione, ma la scadenza molto ravvicinata del 30 aprile la sta rendendo quasi impraticabile. Difficilmente, infatti, in meno di una settimana può arrivare qualcuno in grado di prestare 30 milioni con, in pegno, le azioni della Sampdoria se il prestito non dovesse rientrare. Rimane, infine, l’opzione dell’aumento di capitale, tornata possibile anche all’interno della composizione negoziata.