Cessione Sampdoria, serve il silenzio su Di Silvio e Al-Thani?

Serve il silenzio sulla cessione della Sampdoria? Il silenzio sullo sceicco Al Thani e Di Silvio? Vi ricordate di Pane?

Non voglio alimentare false speranze ma non voglio nemmeno frenare i sogni di una piazza che ambisce a uscire finalmente dal tunnel. I sogni del resto non costano nulla. Ve lo dico chiaro: non so come finirà la telenovela sulla cessione della Sampdoria e non so soprattutto come finirà la storia di Franco Di Silvio e dello sceicco Khalid Faleh Al Thani.

Cammino sul filo del rasoio, valuto i fatti ma non ho ancora certezze assolute da una parte e dall’altra. I fatti ci dicono che i contatti tra l’imprenditore cinematografico e lo stesso sceicco del Qatar (vero o presunto che sia…) ci sono stati e la conferma è arrivata in questi giorni dallo stesso Gianluca Vidal, trustee incaricato di individuare ormai da quasi un anno un compratore affidabile per la Sampdoria.

I contatti tra le parti stanno andando avanti da tempo e sarebbero anche buoni, più che mai cordiali. Sul tavolo c’è anche un’offerta da 40 milioni – la cifra necessaria per chiudere la partita dei concordati di Eleven Finance e Farvem, società a rischio fallimento riconducibili a Ferrero – che lo stesso Vidal non considera ad oggi ancora un’offerta vincolante visto che manca sempre la documentazione bancaria che attesta la veridicità e la concretezza di tutta l’operazione.

Questi sono i fatti che in qualche modo vengono ricostruiti da entrambe le parti – da Di Silvio e da Vidal – e su cui non credo ci siano particolari dubbi.

Cessione Sampdoria, legittimo avere dei dubbi…

Poi se vogliamo entrare nel campo delle sensazioni o meglio delle opinioni, vi dico la mia senza la pretesa di avere la verità in tasca. Ad oggi credo che sia giusto avere qualche legittimo dubbio su tutta questa storia ma credo anche che sia giusto aspettare, dare in sostanza qualche giorno a questi potenziali acquirenti per fornire la documentazione necessaria (del resto la Samp attende un compratore da quattro anni, giorno più o giorno meno cambia poco…) e a quel punto dare un giudizio definitivo sulla vicenda. Facile, dirà qualcuno.

Facile ma forse è meglio essere un po’ pilateschi senza prendere la parte di nessuno e non rischiare di scottarsi anzitempo. Nei giorni scorsi ho parlato con Di Silvio al telefono da Cuba in un’intervista pubblicata da Tuttosport e ho percepito in prima persona la sua voglia di andare in porto con l’operazione Sampdoria al fianco di Ivano Bonetti e – almeno a suo dire – anche di Gianluca Vialli, che ad oggi non ha mai confermato né smentito la sua partecipazione a questa cordata dopo la trattativa nel 2019 al fianco di Dinan e Knaster.

Cessione Sampdoria, i riflettori su Di Silvio e Al-Thani fanno bene…

Cessione Sampdoria, il silenzio su Di Silvio e Al-Thani? Fa male. Ricordate Pane?

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Di Silvio ha ribadito che lo sceicco esiste e che non bisogna mettere in dubbio la cosa. Io personalmente non la metto in dubbio e anzi sarei ben felice che per la Sampdoria si possa prospettare un passaggio di proprietà di tale livello, ma continuo ad aspettare – un po’ come stanno facendo Vidal e la Banca Lazard – i segnali concreti, i fatti dopo le parole.

Dopodiché intendiamoci rispetto le opinioni di tutti in questa storia, sia di chi ha già fatto capire di non ritenere questa pista credibile e di chi viceversa si è già sbilanciato a favore di questi possibili acquirenti.

Di sicuro è una trattativa che al momento si è svolta molto a livello mediatico, sotto la luce dei riflettori.

Personalmente non credo però che questo sia un difetto, e a chi (anche tra i tifosi) chiede il silenzio assoluto sulla vicenda ricordo un paio di cose: nel 2003 fu proprio grazie ai media – o meglio grazie alla Gazzetta dello Sport – che venne sventato il tentativo di acquisto della Sampdoria da parte di Antonino Pane mentre nel 2014 il passaggio di proprietà da Edoardo Garrone a Massimo Ferrero (che oggi ha portato la Sampdoria a questa situazione) avvenne nel riserbo più totale e colse di sorpresa tutti i giornalisti.

Siamo dunque davvero sicuri che non sia meglio avere qualche riflettore puntato sulle trattative in corso? Io dico che è sempre meglio avere qualche occhio aperto in più che qualche occhio aperto in meno. Meglio tenere un profilo neutro e aspettare prima di dare giudizi. Pur con la consapevolezza che se anche la trattativa Di Silvio/Al Thani dovesse rivelarsi un nulla di fatto, per l’ambiente Samp sarebbe un altro duro colpo dopo la rinuncia in estate del fondo Cerberus, che pareva a un passo dall’accordo prima di tirarsi indietro per il non immediato cambio di destinazione d’uso dei cinema di proprietà di Ferrero (ma allora gli americani volevano comprarsi degli immobili romani o la Sampdoria?).

Cessione Sampdoria, americani interessati al club?

Tutto questo senza dimenticare che al momento in corsa per l’acquisto del club ci sarebbero altri tre soggetti – uno è la Spac del Pacific Media Group, sempre in Usa – che si stanno viceversa muovendo sotto traccia.

Una vicenda estenuante questa della cessione della Sampdoria ma che va risolta in tempi brevi per il bene della stessa Samp.

Anche la conferma dell’allenatore Marco Giampaolo dopo 2 punti in 7 partite resta un indizio pesante del momento del club. Difficilmente sarebbe rimasto in condizioni normali.

Questa però è un’altra storia, sul campo di sicuro è lecito attendersi qualche segnale di vita dalla gara di domenica col Monza. Anche se la partita più importante continua a giocarsi fuori.