skip to Main Content

Cessione Sampdoria, ristrutturazione debito: le proteste dei fornitori

di Francesco Tonelli
Crisi Sampdoria Cda Fallimento Cessione Chiacchio Serie C Iscrizione Campionato Banca Sistema Bond

Cessione Sampdoria, i creditori protestano contro il piano di ristrutturazione del debito della società: alcuni rischiano anche il loro fallimento…

Ora che i giorni più importanti del futuro della Sampdoria si stanno avvicinando, le offerte vincolanti sul piatto per rilevare la società sono ben due, quella di Alessandro Barnaba e quella di Matteo Manfredi, socio di Andrea Radrizzani, patron del Leeds. Ma per forza di cose si dovrà passare comunque dalla ristrutturazione del debito, e dalla negoziazione con i creditori.

Il Cda ha inviato nelle scorse ore una pec a coloro che vantano crediti con la Sampdoria. E le reazioni, per molti, non sono state positive. Soprattutto per quanto riguarda la categoria dei fornitori del club blucerchiato, che sono tantissimi, come riporta il Secolo XIX. La proposta della società a queste aziende, moltissime delle quali sono del territorio, è di ridurre il debito fino al pagamento del 35 o massimo 45% del valore nominale, il tutto suddiviso in 3 rate di cui una a partire da 15 giorni successivi all’omologa del Tribunale.

Cessione Sampdoria, i piccoli fornitori rischiano il fallimento

Cessione Sampdoria, ristrutturazione debito: le proteste dei fornitori

LEGGI ANCHE Cessione Sampdoria, Gestio Capital pronta a chiudere: ha l’accordo con le banche

Molti fornitori sono parecchio scontenti di tutto questo. Intanto per la somma, che è considerevolmente ridotta rispetto ai crediti che vanterebbero nei confronti della Sampdoria. Tanto che una considerevole parte di loro, molto invischiata in questa situazione, se ricevesse indietro solo una parte di crediti dalla società. rischierebbe di chiudere i battenti. Per non far fallire il club blucerchiato, potrebbero farlo loro. 

Sono tanti quindi quelli che, come prima reazione, hanno pensato di rigettare la proposta, inoltre che non è “nemmeno firmata, nessuno ci ha messo la faccia“.

C’è chi poi, riporta ancora il quotidiano genovese, si lamenta del poco tempo a disposizione per decidere, visto che la scadenza per rispondere è il prossimo mercoledì 24 maggio. Quindi 5 giorni, di cui 2 nel fine settimana. Una larga parte di questi creditori fornitori sta rivolgendosi ai propri studi legali, per avere consulenze. E non solo, alcuni minacciano di avviare iniziative pubbliche per protestare contro questa situazione.

Nel gioco dei debiti-crediti sono coinvolti anche i procuratori e agenti sportivi, tra i primi con cui la società ha cominciato a trattare la riduzione del debito. Ma anche loro non sarebbero del tutto convinti di questa forbice di ristrutturazione, che porterebbe la Sampdoria a ripagare dal 35 al 45%, neanche la metà precisa, dei debiti contratti. Restano poi le trattative con le banche, mentre i dipendenti, creditori privilegiati, non dovrebbero essere coinvolti: con l’aumento di capitale si punta a restituire loro tutte le inadempienze contrattuali pregresse.



Resta aggiornato! Ogni settimana gli articoli e le notizie più importanti relative al mondo blucerchiato.



© Riproduzione riservata

Le foto pubblicate su www.clubdoria46.it sono state reperite sul web e giudicate di pubblico dominio. Chiunque vanti diritti su di esse può contattarci per chiederne la rimozione.

Questo articolo ha 0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back To Top



Resta aggiornato! Ogni settimana gli articoli e le notizie più importanti relative al mondo blucerchiato.

iscriviti per ricevere il 10% di sconto sul sito di amaladoria.it

error: Content is protected !!