Cessione Sampdoria, Parodi: Caso Quagliarella, nuovo invito a Vialli? Secondo il giornalista, l’addio di Quagliarella sarebbe un altro segnale
Il giornalista Renzo Parodi torna a parlare di cessione. Con un lungo post su Facebook collega il “caso Quagliarella” alle questioni societarie. Sullo sfondo, sempre un nome: Gianluca Vialli.
IL CASO QUAGLIARELLA
La lingua. Ancora e sempre la lingua. E’ la lingua a cacciare Massimo Ferrero nei guai. Il caso Quagliarella gli è esploso nelle mani. Letteralmente. L’antefatto. Il Viperetta aveva rintuzzato la cauta apertura di Fabio al rinnovo del contratto (con appendice dirigenziale) rilasciando ai giornali una replica sulfurea e sboccata: “Fabio è un paraculo. Lasci stare il rinnovo. Pensi a fare i gol che servono alla Sampdoria”. Quagliarella non l’ha presa bene e si è convinto che Massimo il Temporeggiatore (è da mo’ che la tira in lungo col rinnovo del suo contratto) non gli avrebbe dato soddisfazione, almeno in tempi brevi. Allora ha chiamato il vecchio amico Pirlo. “C’è posto per me alla Juve?”. Pirlo ha preso nota e innescato Paratici che attraverso l’agente del giocatore, Bozzo, ha chiamato in causa Osti.
Ed ecco servito, il nuovo caso in casa Sampdoria. Fabio ora ha in mano il pallino ma la bocciata finale la deve tirare Ferrero. Che pretende un indennizzo per liberare subito il Capitano. Ultimissima condizione: trovare prima un degno sostituto.
Dunque un altro segnale di tensione dopo quello con Candreva del mese scorso (poi rientrato: per approfondire Sampdoria Ranieri-Candreva rottura totale; Pace fatta tra Candreva e Ranieri).
LA CESSIONE
E qui si arriva alla vera questione scottante. Secondo Parodi la via per il passaggio di mano del club blucerchiato è segnata.
Si va verso la cessione. La situazione di Ferrero è nota. Entro il 15 gennaio il suo braccio destro Vidal dovrà far pervenire al tribunale fallimentare i chiarimenti richiesti che riguardano il Trust creato per ospitare la Sampdoria. Nel giro di un mese la proposta di concordato sarà sottoposta all’assemblea dei creditori di EF e Farvem che dovranno esprimersi. Se la approveranno Vialli potrà formulare la sue offerta di acquisto, a nome della Holding che ha creato con alcuni imprenditori. Il nome più gettonato è quello di Dmitri Rybolovlev, patron del Monaco calcio, che comunque resterebbe schermato dalla holding stessa. Non escludo che sia della partita anche quel Jamie Dinan che aveva partecipato al primo “assalto” alla Sampdoria, lo scorso anno, col socio Alex Knaster. Ma non ho riscontri su Dinan e quindi è solo un’ipotesi. Induttivamente posso immaginare che Vialli si sia già mosso con i creditori di Ef e Farvem e che quindi possa presentarsi a Ferrero con la “ricevuta” dell’estinzione dei loro crediti, cosa che faciliterebbe la trattativa. I tempi? Un paio di mesi. E non è detto che Ferrero abbia le mani libere sul mercato.
Dunque Vialli sarebbe sempre in rampa di lancio, pronto a sferrare l’offensiva vincente, appena verrà dato il via libera all’impianto delle proposte di concordato preventivo di Farvem ed Eleven Finance. (Cessione Sampdoria:come avverrà la trattativa e quanto intasca Ferrero; ecco i documenti)

LA QUESTIONE STADIO
Con l’avvento degli acquirenti tornerebbe d’attualità anche l’annosa questione della costruzione del nuovo stadio di proprietà. Secondo Parodi il progetto sarebbe realistico
Posso assicurare tuttavia che il sindaco di Genova, Marco Bucci, finora non ha ricevuto alcuna proposta in questo senso. E’ pronto ad esaminare le proposte che gli venissero presentate. Le aree possibili non mancano. A cominciare da quella sterminata di Cornigliano il cui recupero langue e perché no, anche la Fiera del Mare, individuata a suo tempo da Duccio Garrone per costruirci una vera cittadella dello sport. Stadio, palasport e e piscina. Forse si è ancora in tempo ad intervenire sul progetto del Waterfront di levante.
IL BILANCIO 2020: UN PASSIVO DISASTROSO?
In chiusura, non poteva mancare un analisi sul bilancio 2020, sostanzialmente allineata con le valutazioni che abbiamo fatto nei giorni scorsi (Sampdoria, bilancio 2020: plusvalenze e biglietteria, quanto manca in cassa)
Il bilancio 2020 della Sampdoria si chiuderà con un pesante passivo, nel secondo semestre dell’anno sono andati in fumo una ventina di milioni di euro e le prospettive immediate segnano rosso fisso. Voci indicano addirittura in 40 milioni di euro le perdite complessive ma sono voci e vanno prese per quelle che sono. Aspettiamo di vedere le carte. Alla fine il bilancio segnerà un forte passivo di gestione (non lontano dai 13 milioni del 2019). Una condizione finanziaria precaria (i debiti hanno superato gli 80 milioni) che peraltro accomuna tutte le società professionistiche. Con la differenza che la Sampdoria non ha le spalle coperte da un gruppo di potenti finanziatori (come Inter, Milan e Roma), né da un miliardario-mecenate come la Juventus, né da imprenditori dal solido patrimonio personale (Napoli, Lazio, Torino ecc). La Sampdoria si ritrova con un signore in plancia di comando che ha i suoi guai personali da risolvere e non regge più la parte di presidente della Sampdoria.