Cessione Sampdoria, l’offerta di Radrizzani costringe Barnaba a riformulare la sua: corsa contro il tempo per salvare il club. Mentre Mincione sembra ormai fuori dai giochi
Nella notte del 20 maggio, mentre la Sampdoria ha capitolato a San Siro contro il Milan, è uscito allo scoperto Matteo Manfredi, fondatore di Gestio Capital e socio di Andrea Radrizzani, che ai taccuini del Secolo XIX ha rivelato di aver fatto un’offerta vincolante per il club e di avere l’accordo con le banche.
Una mossa repentina, anche se il socio del proprietario del Leeds ha rivelato che i blucerchiati sono monitorati dal loro team già dal 2018. In poco tempo, muovendosi sotto traccia, sembra abbiano trovato anche l’accordo con le banche, oltre che una serie di altri investitori pronti a intervenire. E poi un colloquio col sindaco di Genova Marco Bucci, uno con i 777 Partners proprietari del Genoa per parlare dello stadio.
Tutto questo ha spiazzato Alessandro Barnaba. Il finanziere romano, supportato da Edoardo Garrone, era in vantaggio fino a quest’uscita allo scoperto, anzi sembrava l’unico in grado di salvare la Sampdoria dalla Serie D. Ma ora le carte sul tavolo sono cambiate e la concorrenza del duo Radrizzani-Manfredi è diventata ingombrante. Per questo il proprietario di Merlyn Partners sta pensando subito a una contromossa.
Cessione Sampdoria, a breve nuova offerta di Barnaba
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Secondo quanto rivela ancora il quotidiano genovese, a breve Barnaba dovrebbe presentare di nuovo un’offerta vincolante, rimodulando quella presentata lo scorso 10 aprile. Il nodo principale era proprio quello degli accordi con le banche, che Radrizzani e Manfredi dicono di aver trovato. La restituzione dei finanziamenti garantiti dalla Sace entro i prossimi 8 anni è il punto in cui si è incagliato di più il piano del finanziere romano.
Adesso servirà formulare una nuova offerta per ridisegnare il tutto, provando a colmare il gap con Banca Sistema, Macquarie e Progetto e mettersi di nuovo allo stesso livello, se non più avanti, a Radrizzani e Manfredi. Barnaba resta pur sempre socio di minoranza della Sampdoria, cosa che il patron del Leeds non è. Ma il Tribunale, qualora accettasse il piano di ristrutturazione presentatogli, può anche aprire a investimenti esterni alla società.
A questo punto sembra uscito di scena Raffaele Mincione, sempre alla ricerca di un socio con cui attuare l’aumento di capitale. La concorrenza delle altre due offerte e i tempi molto scarsi potrebbero aver impedito definitivamente l’intervento di Wrm Group.