La sola cessione del ramo sportivo della Sampdoria non è attuabile: il piano di Barnaba non può avere esito e così sembra meno costoso passare dal trust
La situazione in classifica della Sampdoria fa male. L’ultimo posto in classifica, con i soli due punti ottenuti nei tre scontri diretti con Cremonese, Lecce e Spezia, lascia ben poche speranze in ottica salvezza. I dieci punti di distacco dai cugini liguri sembrano davvero troppi a sette giornate dalla fine.
La salvezza più importante, però, al momento, non è quella sul campo. In società, infatti, si sta giocando la partita per salvaguardare il futuro della Sampdoria e del suo titolo sportivo. Con il rischio fallimento che è serio e che potrebbe portare una società storica come quella blucerchiata addirittura in Serie D. Una catastrofe.
Cessione Sampdoria, i costi del trust
Cessione Sampdoria, niente piano Barnaba: più facile passare dal trust?
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Le modifiche delle norme Noif della Figc hanno reso inattuabile il piano di Alessandro Barnaba di rilevare solo il ramo sportivo dell’azienda nella fase pre-fallimentare. Co le garanzie che richiede la Federazione, dunque, cercare di salvare il titolo sportivo blucerchiato sarebbe molto costoso.
Meno costoso, come scrive Il Secolo XIX, sarebbe prenderla subito, pur passando dal trust Rosan. Ovverosia versando i 40 milioni che richiede Massimo Ferrero per soddisfare i creditori dei concordati romani e ristrutturando, poi, i debiti arrivando a degli accordi con i creditori.
La cosa certa è che, in questa situazione, il rischio per la Sampdoria c’è e i tifosi, come dimostrato dalla contestazione contro lo Spezia, sono preoccupati.