La Sampdoria spera nella cessione a fine anno: secondo Maurizio Michieli, però, bisogna smettere di inseguire scenari improbabili…
La Sampdoria riprenderà gli allenamenti due giorni e mezzo dopo la sconfitta con la Cremonese. Il k.o. interno contro la squadra di Davide Ballardini ha affossato quasi del tutto le sperane blucerchiate di salvezza. Con lo Spezia che, al momento, è a +11 sui ragazzi di Dejan Stankovic, che sono ultimi.
Maurizio Michieli, su Telenord, ha analizzato la situazione dei blucerchiati, elogiando i tifosi. La Gradinata Sud, secondo il giornalista, è l’unica pronta ad affrontare un finale di campionato che definito uno “stillicidio”:
Da qui alla fine sarà comunque uno stillicidio e gli unici veramente preparati ad affrontarlo sembrano i tifosi della Samp, protagonisti di una coreografia con la Cremonese che ha impressionato tutti, compreso Emil Audero, che lo ha sottolineato sui social.
Cessione Sampdoria, Michieli: ora serve serietà
Cessione Sampdoria, Michieli: basta chimere, serve serietà
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Dall’amore dei tifosi bisogna ripartire. E qui Michieli si sofferma sulla questione societaria, altrettanto complicata. Il tema della cessione è caldissimo, ma – stando al giornalista – bisogna stare attenti a non inseguire “chimere”. Attendere la fine della composizione negoziata potrebbe essere troppo tardi. Il 6 giugno finirà la procedura dopo la quale i creditori possono muovere istanza di fallimento verso il club blucerchiato. Uno scenario da evitare:
Da qui – e non dagli errori ed orrori commessi dentro e fuori dal campo – occorre ripartire per tentare la ricostruzione. Da subito, però. Basta inseguire chimere come il prestito obbligazionario convertibile, basta attendere la fine della composizione negoziata il 6 giugno quando sarebbe troppo tardi per intervenire, basta discorsi, promesse e proclami da parte dell’allenatore.
Alla Sampdoria serve serietà. Con la speranza che intervenga un imprenditore a risollevare la situazione blucerchiata:
Adesso servono serietà e sobrietà. Nella speranza che anche la città – istituzioni, imprenditori, tifosi vip e pure quelli “letterati” – facciano tutto ciò che è in loro potere legale per creare le condizioni affinché un investitore forte intervenga a salvare un patrimonio che non può e non deve essere disperso.
