Cessione Sampdoria, per salvare il club è possibile l’aumento di capitale: secondo La Repubblica difficilmente Ferrero potrà opporsi
Il tempo per salvare la Sampdoria è sempre meno. Giunti ormai a fine aprile, al club blucerchiato manca poco più di un mese per reperire i soldi necessari a mettere in sicurezza la società e a garantire di onorare stipendi e scadenze fiscali per iscriversi al prossimo campionato. Il termine ultimo, in questo senso, è il 20 giugno.
La strada che porterebbe all’acquisto cash per 40 milioni è definita dall’edizione genovese de La Repubblica “fuori tempo”. Difficilmente, dunque, Massimo Ferrero potrà ricevere la somma che serve a soddisfare i creditori dei concordati romani di Farvem ed Eleven Finance.
Cessione Sampdoria, cosa farà Massimo Ferrero?
Cessione Sampdoria, La Repubblica: aumento di capitale? Ferrero non può opporsi…
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Le strade per la Sampdoria per trovare liquidità immediata sono due: il bond convertibile e l’aumento di capitale. Il bond, però, farebbe perdere, in caso di mancato rientro, la società a Massimo Ferrero entro 18 mesi. L’altra strada, quella dell’aumento di capitale, può essere percorsa all’interno della composizione negoziata.
Tra dicembre e febbraio il Cda ha chiesto all’azionista di maggioranza la ricapitalizzazione, che, però, non è arrivata. Stando al quotidiano, questa volta, difficilmente Ferrero potrà opporsi all’aumento di capitale che potrebbe scongiurare il fallimento e lasciargli “un margine economico anche per il concordato Eleven”. Il tempo scorre ed entro un mese si dovrebbe avere la risposta sul futuro del club.