Pwc, l’advisor scelto dal Cda della Sampdoria per risolvere la questione cessione, prova a salvare il club tramite i vecchi interessati, tra cui Cerberus
Il futuro della Sampdoria è circondato da dubbi e dalla paura del fallimento, che, al momento, è uno scenario che potrebbe diventare molto concreto. Ai blucerchiati servono, innanzitutto, 30 milioni per iscriversi al prossimo campionato e poi una uova proprietà che garantisca la continuità aziendale.
Il piano di Alessandro Barnaba, di rilevare solo il ramo sportivo della società tramite la NewCompany, si è complicato. Le decisioni della Figc sulle Noif rende molto onerosa questa soluzione che, al finanziere, costerebbe più di 100 milioni con la perdita del paracadute.
Nel frattempo, però, come scrive l’edizione genovese de La Repubblica, è iniziata una nuova fase, con un futuro da definire obbligatoriamente entro giugno.
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Il nuovo tentativo di salvataggio è iniziato da Pwc, l’advisor scelto dal Cda per aiutare a risolvere la crisi blucerchiata. La multinazionale è tra le più famose per la ristrutturazione dei debiti e per la ricerca di possibili investitori.
E sarebbe stata proprio Pwc ad andare su vecchi soggetti interessati, ottenendo da almeno uno (si parla di Cerberus) la disponibilità. Il fondo statunitense ad agosto si era interessato, insieme a Redstone, alla Sampdoria, puntando, però, con forza agli immobili romani di Massimo Ferrero. Una volta certificata l’impossibilità di cambiare la destinazione d’uso, il fondo si era tirato indietro, dato che la parte sportiva interessava a Redstone.
La possibilità che ora Ferrero possa chiedere meno dei 40 milioni estivi potrebbe, però, far cambiare idea a qualche membro del fondo. La situazione è da monitorare…