In ottica cessione, il Cda della Sampdoria sta lavorando all’articolo 57 con l’obiettivo di dimezzare il debito in vista dell’arrivo di un investitore
La Sampdoria ha bisogno di una nuova proprietà. Alla società blucerchiata serve qualcuno che sia in grado di investire e, soprattutto, salvare il club da una situazione economica complicatissima che potrebbe portare a perdere il titolo sportivo nella prossima stagione.
Il Cda, insieme agli advisor, sta lavorando alle possibili soluzioni, una delle quali riguarda la definizione del piano con cui accedere all’articolo 57 del codice della crisi d’impresa. Questa ipotesi è presente, come riporta Il Secolo XIX, all’interno della composizione negoziata, che andrà avanti, con l’affiancamento dell’avvocato Eugenio Bissocoli, fino al 6 giugno.
Cessione Sampdoria, così si può spalmare il debito
Cessione Sampdoria, il Cda lavora all’articolo 57: si può dimezzare il debito. Ecco come
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L’articolo 57, approvato da Bissocoli e omologato dal Tribunale, consentirebbe la spalmatura del debito su un periodo più lungo. Il piano del Cda – si legge – consentirebbe a un nuovo investitore (all’articolo 57 si accede solo in presenza di un investitore) di avvicinarsi a una Sampdoria con un debito ridotto in modo significativo. Quasi dimezzato.
Entro giugno scomparirà la parte “autoliquidante” del debito ovvero i 40 milioni di anticipo di crediti erogati da Banca Sistema e che saranno rimborsati dall’istituto di credito. Agli altri 160 milioni vanno sottratti 30 di differenza tra debiti e crediti con altre società e si arriverebbe, così, ai circa 130 milioni, che sarebbe la situazione debitoria tolti i crediti.
Arrivati qui la Sampdoria potrà trattare la rimodulazione dei debiti con i creditori che, una volta raggiunto l’accordo, possono continuare il loro rapporto commerciale. La riduzione, dunque, che potrebbe arrivare al 50%, invoglierebbe eventuali investitori a interessarsi al club.