L’ex presidente della Sampdoria Ferrero ritorna sui momenti concitati della cessione a Manfredi e Radrizzani, accusandoli di non aver mai pagato e di prendere in giro i tifosi sampdoriani
La cessione della Sampdoria ritorna a far discutere. In mattinata è filtrata la notizia che Gianluca Vidal, ex trustee del club e commercialista di Massimo Ferrero, ha depositato un ricorso presso il Tribunale di Milano per far dichiarare nulle le scritture private con cui la società sarebbe passata di mano all’inizio dell’estate scorsa, nel visibilio e sollievo generale del popolo sampdoriano.
Dopo quest’ennesima bomba lanciata nel campo della Sampdoria, è tornato a parlare direttamente Ferrero, ai microfoni della sua trasmissione presso Radio Cusano Campus. Ribadendo quello che va dicendo da mesi, ovvero di non aver ancora ricevuto i soldi che gli spettano da Matteo Manfredi e Andrea Radrizzani. Accusandoli di aver preso in giro tutti, soprattutto i tifosi blucerchiati:
Il loro avvocato dice che non hanno fatto un affare, ma chi glielo ha detto di prendere la Sampdoria? Hanno preso in giro i tifosi, tutti. Il calcio è difficile, rischiamo di andare in lega pro, io ho sempre pagato tutti e i tifosi mi hanno dato addosso. Accordo transattivo? Va bene, facciamolo. Però devono pagare
I due uomini alla guida della Sampdoria, infatti, non avrebbero firmato nulla con Ferrero, facendo, secondo l’ex patron, l’aumento di capitale iniziale con i soldi del paracadute. Ovvero quell’immissione di liquidità che ha permesso loro di diluire le quote della proprietà precedente:
Perché questi hanno fatto tutto da soli, nessuno ha firmato niente, si sono presi le quote ma hanno fatto l’aumento di capitale all’inizio col paracadute. Hanno preso 23 milioni dal paracadute. Dopo ce li hanno messi i soldi? E te credo, altrimenti come paghi gli stipendi. Però all’inizio come sono andati avanti? A me hanno rotto le scatole che la Sampdoria mi era stata regalata, ma a me Garrone non ha regalato proprio nulla e lui lo sa bene
Cessione Sampdoria, Ferrero: “Ho detto di aver ceduto? Ero sotto continue minacce”
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Ferrero, insomma, contesta le procedure e vuole i soldi che, a suo dire, gli spettano. Ma tutti si sono basati sulla sua dichiarazione, rilasciata a Telenord la sera del 30 maggio, in cui ammetteva di aver ceduto la Sampdoria. Ma, sempre a Radio Cusano Campus, l’ex presidente ha spiegato di aver detto quelle parole sotto pressione, esausto e impaurito dalle continue minacce ricevute:
Questi se la sono suonata e ballata, è stata fatta una cosa che non si può fare. Perché non è stato firmato nessun contratto, non si è fatto niente, si sono basati sulla mia parola dopo che mi ha chiamato uno di una televisione di Genova e c’erano 400 tifosi sotto la sede. Io avevo appena preso minacce e dissi che avevamo venduto perché mi tiravano roba all’aeroporto, minacciavano di morte i miei figli, hanno mandato una testa di maiale dicendo che la prossima sarebbe stata la mia
E ha continuato Ferrero:
Ero spaventato, mi ha chiamato questa televisione e io ho detto “sì ho venduto”. Non mi hanno costretto perché non mi hanno puntato la pistola, ma c’eravamo quasi. Detto questo, se tu vendi, devi essere pagato. E qui non ho visto neanche un euro. Né a me né al trustee né a nessuno. Ora ho il 21% di azioni? Neanche lo so, perché il mio percorso in Sampdoria è finito
Il futuro di Ferrero non sarà alla Sampdoria, ma lui vuole far valere il passato. L’ex presidente contesta ogni azione compiuta da Manfredi e Radrizzani alla guida del club, compresa l’inaugurazione della nuova sede a Bogliasco, nella palazzina che aveva comprato lui stesso (ma che solo ora è stata ristrutturata e resa l’edificio che è):
Paghino Invece di andare a fare i fighi con la roba mia Bogliasco. Casa Samp l’ho fatta io, io ho fatto i campi, io ho fatto quello che non hanno fatto i miliardari annoiati del calcio. Volete tagliare il nastro a Bogliasco? Pagate. Tutti buoni a farlo col sedere degli altri
La pietra sembra essere appena caduta nello stagno. Queste dichiarazioni di Ferrero gettano ancora ombre su ciò che è accaduto nell’Assemblea degli Azionisti del maggio scorso, che ha permesso alla Sampdoria di sopravvivere.