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Cessione Sampdoria, Albisetti: sorti in mano ai creditori

di Matteo Palmisano
Cessione Sampdoria Albisetti Creditori

Cessione Sampdoria, Roberto Albisetti ha analizzato la situazione dei debiti del club blucerchiato: i creditori hanno una parte fondamentale

La Sampdoria ha bisogno di un investitore, di qualcuno che finanzi l’aumento di capitale necessario a garantire la continuità aziendale. Non solo, però. Oltre alla ricapitalizzazione, c’è da sistemare la questione del monte debitorio che, attualmente, ammonta a 150 milioni. E che il Cda punta a dimezzare.

Le sorti del club, come scritto da Roberto Albisetti su Telenord, dipendono un po’ più di prima dai creditori. Per la rimodulazione serve l’accordo con i detentori del 60% del debito totale, cosa che, al momento, manca:

Mi sono sorpreso quando in settimana è emerso che il 60% dei creditori d’accordo su una possibile ristrutturazione del debito non c’è ancora. Cerchiamo dall’esterno di capire perché. Quando la stampa parla di finanziatori, saltano fuori solo i nomi di Banca Sistema e Macquarie. Si diceva che Banca Sistema cercasse anche da mesi di organizzare un prestito convertibile garantito e che non abbia trovato sottoscrittori.

Cessione Sampdoria, i debiti Sace e i problemi del Trust

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Albisetti, poi, parla dei crediti delle banche. E di come eventuali aiuti statali potrebbero addirittura sfavorire una sopravvivenza della Sampdoria. Circa 40 milioni di finanziamenti sono garantiti da Sace, chi ha il credito garantito potrebbe non accettare un 50% di recupero a fronte del 90% di indennizzo da Sace:

Forse sono rimaste solo due banche perché hanno comprato a sconto nel secondo mercato i crediti in sofferenza di altre banche? Dato che circa 40 milioni di finanziamenti sono garantiti da Sace, ossia dallo Stato, a chi ha in portafoglio il credito garantito potrebbe non convenire di accettare una riduzione d’importo del debito, se conta con un indennizzo superiore a quanto offerto da un accordo di ristrutturazione (90% di indennizzo da Sace a fronte di un 50% di recupero con il piano di risanamento, ad esempio). Ironia della sorte e assurdo, un aiuto finanziario pubblico alla Samp si convertirebbe in un disincentivo a farla sopravvivere.

C’è poi la complicazione derivante dal trust Rosan. Con il legame tra i crediti in sofferenza della Sampdoria e i debiti dei concordati di Farvem ed Eleven Finance. Le azioni della Sampdoria, però, sono in caduta, con una perdita – tra il 2019 e il 2021 – di più di 50 milioni:

Ma non è finita. C’è la complicazione del legame di fatto tra i crediti in sofferenza della Samp e i debiti incagliati nei concordati di Farvem e Eleven Finance, che il commercialista di Sport Spettacolo ha legato alla vendita delle azioni affidategli nel Trust, per ricavare cassa dalla vendita delle azioni Samp, da destinare ai creditori dei concordati, per evitare di farle fallire. Ma il valore delle azioni della Samp è in caduta libera da due anni e non dobbiamo stupirci perché la società ha perso più di 50 milioni di euro tra il 2019-21 senza che l’azionista li ripianasse, affidandosi alle plusvalenze della vendita a prezzi interessanti di alcuni giocatori all’anno.



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