Roberto Albisetti, analizzando la cessione della Sampdoria, si è congratulato con Radrizzani per aver concesso qualcosa a Ferrero…
In un lungo intervento a Telenord Roberto Albisetti, esperto in economia e finanza, è tornato sul capitolo cessione per la Sampdoria. Complimentandosi, in particolar modo, con Andrea Radrizzani per la professionalità e per la genialità delle sue mosse.
Una, soprattutto: quella di aver saputo concedere qualcosa a Massimo Ferrero…
Radrizzani ha avuto più flessibilità nel gestire il vecchio azionista come controparte, diversamente dagli altri fondi che si sono avvicinati. Ha avuto intelligenza emotiva nella gestione dei rapporti. Non ha avuto delle negatività frontali con Ferrero. Quando si diceva che qualcosa bisognava lasciare a Ferrero era logico, come era logico che Garrone non gli avrebbe lasciato nulla. Una struttura che parte con un POC e aumenti di capitale parziali, lascia delle aperture che ci siano anche altri creditori che possano convertire in azioni e come azionisti minoritari poi si accordino per rivendere le loro quote agli azionisti di maggioranza. Queste cose si possono fare, bisognerebbe conoscere i tipi di accordi fatti.
Scacco matto di Radrizzani a Ferrero: l’analisi di Albisetti sulla cessione della Samp
Cessione Sampdoria, Albisetti: Radrizzani bravo a concedere qualcosa a Ferrero…
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L’abbattimento di capitale e la proporzione dipende da quanto nel bilancio era valutato il patrimonio netto: quando la perdita supera il patrimonio netto, la società o si dichiara insolvente o c’è l’aumento di capitale. L’aumento di capitale graduale diluisce l’azionista vecchio, in questo caso Ferrero. Radrizzani l’ha presa con la maggioranza. Per questa operazione ci volevano fantasia, coraggio e prudenza.
Albisetti è tornato poi sugli ultimi, complicati, mesi per la società blucerchiata:
Alla fine dei conti ci sono tre eventi su cui si è basato lo sviluppo degli ultimi quattro mesi. Il primo: il consiglio di amministrazione che ha preso consapevolezza che non c’erano più soldi e bisognava andare in composizione negoziata, un armistizio prima della resa. Il secondo: quando sono riusciti a fare andare avanti l’assemblea del 30 maggio per l’aumento di capitale, questo dovuto a una interpretazione della nuova legge fallimentare. Il terzo: che Radrizzani e Manfredi si sono inseriti con coraggio. Il fatto che ci fosse poi Barnaba con Garrone, davano una sicurezza in più. Radrizzani e Manfredi hanno lavorato con freddezza e rapidità. Non hanno concluso ancora tutto, sarebbe impossibile, ma hanno fatto molto.