In casa Salernitana continua a tener banco la questione legata alla cessione della società. Il tempo stringe
Ore di apprensione in casa Salernitana e non soltanto per l’aumentare del numero dei giocatori risultati postivi al covid-19. La squadra granata rappresenta un vero e proprio focolaio, la più colpita al momento in Serie A, con 7 calciatori e un membro dello staff contagiati.
Ma, a tener banco in queste ore è soprattutto la questione legata alla vendita della società. La scadenza per la presentazione alla FIGC di nuove offerte è fissata per la mezzanotte del 31 dicembre 2021 altrimenti la società rischia di veder scritta la parola “fine” alla sua storia.
Widar Trust srl e Melior Trust SRL, I due trustee incaricati di trovare il miglior acquirente per salvare la Salernitana, non hanno ricevuto, almeno per il momento, offerte convincenti.
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Il notaio Roberto Orlando aveva inviato la sua offerta per l’acquisizione della Salernitana seguendo tutto l’iter necessario, incluso il bonifico iniziale con un importo superiore a quello previsto dai trustee, ma senza che la sua proposta venisse inviata alla Federcalcio.
Una trasmissione che però, non è detto, non arrivi in giornata. Magari da poter confrontare con eventuali nuove proposte last minute. Tra gli interessati c’è anche Francesco Agnello, a capo di una cordata di imprenditori, ma ancora nulla di ufficiale è trapelato e è stato presentato.
Restano in piedi anche altre due ipotesi. La prima vede coinvolto Daniele Iervolino, fondatore dell’Università Pegaso, mentre la seconda porta ad una pista straniera con la Console&Partners al lavoro per vedere se ci sono i margini di acquisizione del club per conto di Toro Capital – fondo del Lussemburgo – e Francesco Di Silvio, imprenditore.