Mignani torna a Genova per affrontare la sua Sampdoria col Cesena, tra tanti ricordi e la consapevolezza che è complicato giocare a Marassi
Sampdoria-Cesena, a Marassi, sarà una partita particolare. Un po’ perché le due squadre hanno bisogno di tornare al successo, soprattutto i blucerchiati, che non vincono da fine ottobre e, in casa, stanno faticando tantissimo a guadagnare punti. Ma sarà particolare anche per Michele Mignani, tecnico dei romagnoli ma figlio di Genova, anagraficamente e calcisticamente.
Prodotto del settore giovanile del club blucerchiato, ha giocato anche nella stagione indimenticabile dello Scudetto della Sampdoria della stagione 1990/1991, prima di essere poi ceduto alla Spal. E quindi il Ferraris per lui ha un sapore speciale, colmo di ricordi, di momenti vissuti non solo da professionista ma anche da tifoso. Ne ha parlato così in conferenza stampa:
Quello stadio per me ha mille ricordi, da bambino andavo allo stadio con mio padre. Ho vissuto lo scudetto con la Sampdoria da tifoso, anche da calciatore quello stadio ha segnato momenti importanti della mia carriera
Cesena, Mignani: “Al Ferraris momenti importanti della mia carriera. La Sampdoria partirà forte”
Cesena-Sampdoria, Michele Mignani: vorranno spaventarci. A Genova mille ricordi…
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Anche questa volta, però, sarà avversario della Sampdoria e quindi Marassi dovrà espugnarlo. E non sarà facile. Lui che l’ha vissuto a favore da giocatore e da tifoso, ma anche giocando contro La Sud, sa bene che non è facile per ogni squadra arrivare a Genova e giocare davanti a quel pubblico. Ultimamente pare complicato anche per gli stessi calciatori blucerchiati. Mignani è sicuro però che, per attirare la spinta del pubblico, gli uomini di Leonardo Semplici proveranno a spaventare il Cesena partendo forte:
Dobbiamo pensare a noi stessi e a fare una grande partita, andare al Marassi non è facile ma questo non deve essere qualcosa che ci toglie ma qualcosa che ci mette. Penso che la loro strategie sia quella di partire forte e portare dalla loro parte la loro gente, avranno voglia di spaventarci subito ma allo stesso tempo noi dobbiamo essere pronti a tutto e portare in campo intensità. Questa è stata una settimana particolare perché è stata corta, alleno un gruppo di ragazzi meravigliosi che non hanno mai sbagliato un allenamento. Vedo ogni giorno la volontà di migliorarsi ed esaudire quelle che sono le richieste