Nemmeno l’espulsione di Pompetti ha portato qualcosa in più alla Sampdoria: un solo tiro in porta con il Catanzaro in dieci
Tra il quinto e il diciottesimo minuto del secondo tempo le cose, per la Sampdoria, sembravano mettersi nel verso giusto a Catanzaro. Prima il goal del pareggio di Massimo Coda, poi l’espulsione di Pompetti, che ha lasciato i padroni di casa in 10. Al 18′. Quando mancava mezzora al fischio finale, una mezz’ora da giocare in 11 contro 10.
La squadra di Alberico Evani, però, che con una vittoria sarebbe rimasta in piena zona playout, non è riuscita a produrre niente di pericoloso. L’inerzia era totalmente a favore della Sampdoria, che, nonostante i due goal, ha manifestato i limiti offensivi di una squadra che, con gli ingressi di Mbaye Niang e Fabio Abiuso si è spenta invece di accendersi.
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E così, nella mezz’ora finale, l’unico tiro in porta è stato di Niang, su punizione. Ci ha provato Abiuso, sbagliando un passaggio facile nel finale, e ci ha provato Leonardo Benedetti che, però, ha tepreggiato troppo in area, favorendo il recupero della difesa del Catanzaro.
I cambi non hanno inciso. La Sampdoria non ha prodotto nulla in 10 contro 11 e, anzi, ha rischiato anche il goal del 3-2 al 92′. Con Pietro Iemmello che ha graziato i blucerchiati, lanciato in contropiede da Compagnon. Una delusione totale, una delusione che sta spalancando le porte della Serie C.