Dopo i fatti di Genova ma soprattutto l’inchiesta sugli ultras di Milano, l’ad della Lega Serie A De Siervo si accoda al ministro Abodi: misure più dure negli stadi
In arrivo misure più punitive negli stadi. La reazione delle autorità e delle istituzioni si fa severa e non tarderà a entrare negli impianti sportivi del calcio italiano. Dopo gli scontri tra forze dell’ordine e ultras di Genoa e Sampdoria a Genova, ma in particolare dopo la fuga di notizie sull’inchiesta delle curve di Milan e Inter, il mondo del pallone e il Governo promettono una stretta in breve tempo.
Alle parole del Ministro dello Sport Andrea Abodi, che invocava misure più drastiche e punitive, ha fatto eco l’ad di Lega Serie A Luigi De Siervo. In un’intervista a Calcio e Finanza, infatti, ha confermato e chiesto a gran voce l’introduzione di normative più severe, contro ogni forma di violenza o criminalità all’interno degli stadi:
Ben vengano, come ha detto il Ministro Abodi, l’inasprimento del Daspo o i fermi più lunghi per i violenti nel giorno delle partite. Bene anche l’introduzione del gruppo di lavoro tra i due Ministeri con il coinvolgimento della FIGC e delle Leghe. Bisogna unire le forze con un attento lavoro di coordinamento e grande sinergia tra tutti gli attori coinvolti. Penso che al giorno d’oggi dovremmo riuscire ad utilizzare sempre più l’intelligenza artificiale e la tecnologia per controllare al meglio tutto ciò che avviene all’interno dei nostri impianti
De Siervo: “Misure più severe a tutela del tifo sano”
Caso ultras, De Siervo: ben vengano misure più drastiche. In arrivo riconoscimento facciale negli stadi
LEGGI ANCHE Sampdoria, La Sud si ritrova a Bogliasco per ricordare Paolo Mantovani. L’iniziativa
La misura di più facile attuazione è quella del riconoscimento facciale ai tornelli d’ingresso negli stadi. L’ultimo tassello di una serie di provvedimenti, a cominciare dalla creazione dell’Osservatorio, fino alla tessera del tifoso, contro cui La Sud della Sampdoria combatte da molto tempo. De Siervo preannuncia che il riconoscimento dei volti di chi entra negli impianti sportivi dovrebbe arrivare entro un anno:
Entro un anno dall’inizio dei lavori tutti gli stadi di Serie A saranno pronti per l’implementazione del riconoscimento facciale da effettuare ai varchi di ingresso. Il progetto è stato studiato in ogni dettaglio ed è già pronto per essere realizzato. Ritengo che sia l’ultimo tassello di un percorso iniziato col Decreto Pisanu diversi anni fa. Sono stati fatti passi importanti come la nascita dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, l’introduzione dei biglietti nominativi, dei tornelli e della tessera del tifoso. Le Società hanno sempre fatto la loro parte per liberare gli stadi dalle frange violente. Servono anche impianti moderni per consegnarli alle famiglie, che devono considerarli come la propria seconda casa dove poter vivere la gara nella massima serenità
Con questi nuovi supporti per identificare i tifosi, dovrebbe venire meno la responsabilità oggettiva delle squadre. I club, in poche parole, sarebbero più scagionati e tutelati nel caso succedesse qualcosa dentro il loro stadio:
basta utilizzare l’articolo 7 del Codice di Giustizia Sportiva inserendo gli investimenti per il riconoscimento facciale tra le discriminanti previste per evitare la responsabilità oggettiva. Questo genererebbe evidenti ripercussioni positive evitando sanzioni pecuniarie e gravi danni di immagine anche a livello internazionale. Inoltre la parte sana del tifo, che è bene ricordare rappresenta ancora la stragrande maggioranza, non sarebbe costretta a subire le colpe di facinorosi come avvenuto per la recente partita a porte chiuse Genoa – Juventus, in cui si è impedito di andare allo stadio a oltre 30mila tifosi per gli scontri con le Forze dell’ordine avvenuti lontano da Marassi nella settimana precedente alla gara
De Siervo, infine, precisa che Governo e Lega non hanno intenzione di colpire il tifo organizzato in sé. Ma solo quello che porta a episodi che le autorità condannano:
Il tifo organizzato di per sé non ha un’accezione negativa, anzi in Italia esistono centinaia di associazioni di tifosi che vanno allo stadio comportandosi in modo fantastico. La speranza è che l’indagine e gli arresti compiuti a Milano rappresentino davvero un punto di inizio di una nuova fase per rendere gli stadi a misura di famiglie e pieni di tifosi civili