Nicolò Fagioli potrebbe rischiare almeno tre anni di squalifica per il calcioscommesse: diversa, invece, la posizione della Juventus
Nicolò Fagioli rischia tanto, tantissimo. Ed è tutto descritto nell’articolo 24, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva della Figc che descrive il divieto per i tesserati di scommettere su eventi di Figc, Fifa e Uefa. In particolare:
Ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa.
Fagioli si è autodenunciato per aver scommesso su siti illegali la sua posizione è sotto la lente della Procura Federale, perché, da tesserato, non poteva scommettere sul calcio. Il ragazzo – si legge sulla Gazzetta – sta collaborando, con l’obiettivo di ottenere sconti dalla Giustizia Sportiva.
Caso Fagioli, la Juventus non rischia, ma…
Caso Fagioli, rischia 3 anni di squalifica. E la Juventus?
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Ma cosa rischia Fagioli? Qualora venisse accertato quanto autodenunciato, il centrocampista subirebbe una squalifica “non inferiore a tre anni e un’ammenda non inferiore a 25.000 euro”. Tre anni di squalifica, dunque.
La Juventus, invece, non rischia nulla. L’indagine potrebbe coinvolgere altri tesserati che, eventualmente, potevano essere a conoscenza della situazione di Fagioli. In questo caso, la mancata denuncia comporterebbe “per i soggetti di cui all’art. 2 la sanzione dell’inibizione o della squalifica non inferiore a sei mesi e dell’ammenda non inferiore ad euro 15.000”.