Il Brescia del presidente Massimo Cellino potrebbe essere la punta dell’iceberg di una truffa da 600 milioni di euro ai danni dell’UE…
La Sampdoria si appresta a vivere un’estate di cambiamenti, dal parco giocatori all’allenatore (forse). Infatti non è dato sapere se in Serie C rimarrà Alberico Evani oppure si opterà per un tecnico di categoria. Al momento Matteo Manfredi e Andrea Mancini stanno cercando la strategia da adoperare.
Nel frattempo la prima pagina di tutte (o quasi) le testate di informazione sportiva è per la vicenda del Brescia del presidente Massimo Cellino. Infatti la Serie B ha dovuto rinviare i play-out proprio per capire cosa fare, visto che il destino dei lombardi modificherebbe la classifica tra retrocessione diretta, spareggio e salvezza.
Le rondinelle al centro di qualcosa più grande di loro
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Infatti La Gazzetta dello Sport scrive che quanto successo al Brescia potrebbe essere solo la punta dell’iceberg di una maxi truffa ai danni dell’Unione Europea da 600 milioni di euro dai contorni ancora da stabilire. Ipotesi, questa, che confermerebbe la posizione della società del presidente Massimo Cellino che parla di truffa da parte del Gruppo Alfieri spv. Inoltre il numero uno dei lombardi avrebbe anche i documenti, già inviati alla Covisoc, che certificano l’operazione, oltre a quello della Banca d’Italia che conferma l’adesione al servizio di codifica Isin (codice internazionale che identifica univocamente gli strumenti finanziari).
Davanti alla Giustizia Sportiva però non sembrerebbe esserci spazio di manovra, ache perché il mancato rispetto delle scadenza per i pagamenti dei contributi non è in discussione (anche qualora Cellino dimostrasse di essere stato truffato). Tutto diverso però per quel che riguarderebbe la causa penale.