La Digos e la Polizia stanno presidiando la sede del Brescia del presidente Massimo Cellino, presenti anche alcuni ultras delle rondinelle…
La Sampdoria deve farsi perdonare, da parte dei propri tifosi, un’annata fallimentare. Infatti rimanere in Serie B o retrocedere in Lega Pro non farebbe diventare la stagione blucerchiata degna di essere ricordata, l’unica cosa è che rimanere in cadetteria eviterebbe una rivoluzione totale del parco giocatori (cosa che avverrebbe inevitabilmente in Serie C).
Nel frattempo arrivano alcuni aggiornamenti sulla situazione del Brescia, il presidente delle rondinelle Massimo Cellino sta vedendo la sua società cadere a pezzi. In teoria c’è tempo fino alle ore 15 di oggi (6 giugno 2025), ma tutto lascia presagire a una disfatta, dal direttore generale Andrea Mastropasqua al team manager Edoardo Piovani, fino ai dipendenti dalle prime ore della mattina sono chiusi in sede aspettando Massimo Cellino, che ancora non arriva.
La situazione si fa sempre più critica
Caso Brescia, si dimettono tutti: Massimo Cellino adesso è da solo. E in sede arriva la Digos (Fonte foto beresciaoggi.it)
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Inoltre il consigliere Stefano Midolo, unica persona delegata a firmare i pagamenti dopo le penalizzazioni inflitte a Massimo ed Edoardo Cellino, ha rassegnato le dimissioni con una Pec. Il clima si fa sempre più rovente tanto che dopo la Polizia e la Digos, anche Carabinieri, Finanza e Locale sono arrivati nei pressi della sede del Brescia in via Solferino. Anche alcuni tifosi bresciani stanno arrivando sotto la sede, mentre il numero uno Massimo Cellino non si è mostrato.
Purtroppo per i lombardi tutto lascia presagire al peggio, anche per gli sviluppi che stanno mostrando i dirigenti con le valigie in mano. Se il numero uno dei bresciani non dovesse effettuare i pagamenti entro le 15:00 allora il club retrocederebbe in automatico in Eccellenza.