I problemi per Massimo Cellino non sono finiti, perquisizioni della Procura di Brescia per l’accusa di riciclaggio. L’indagine va avanti…
La Sampdoria si sta preparando al centro sportivo Mugnaini per la gara da dentro o fuori contro la Salernitana. Andata al Luigi Ferraris di Genova con la spinta del popolo blucerchiato e ritorno all’Arechi di Salerno. Alberico Evani cerca soluzioni nuove per mettere in difficoltà la formazione campana.
I blucerchiati hanno avuto la possibilità di rimediare alla retrocessione sul campo dopo la sfida di Castellammare di Stabia a causa delle vicissitudini del Brescia di Massimo Cellino. I lombardi hanno prima subito 4 punti di penalizzazione e adesso invece rischiano il fallimento. Tanto che la Procura bresciana ha avviato un’indagine dove i reati contestati al club e ad alcune persone sono molto gravi.
Ecco su cosa si sta indagando
Caso Brescia, per Cellino arriva un’accusa di riciclaggio? L’indagine
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L’indagine delle Fiamme Gialle ha interessato 25 soggetti, 11 persone fisiche e 14 giuridiche, in diverse province d’Italia (Brescia, Milano, Arezzo, Massa Carrara, Roma, Napoli, Benevento, Avellino, Caserta, Potenza e Taranto). Il Brescia Calcio Spa sarebbe coinvolto nella commercializzazione di crediti inesistenti e alle conseguenti condotte di riciclaggio.
Tra gli indagati figurano anche Massimo Cellino e il commercialista Marco Gamba. Colui che aveva seguito la società nell’acquisito di crediti di imposta, risultati poi inesistenti, e utilizzati per pagare contributi di febbraio e aprile: operazione costata al Brescia la penalizzazione di otto punti e la retrocessione in Serie C.
L’indagine delle Fiamme Gialle avrebbe permesso di disvelare l’esistenza di un articolato schema fraudolento atto a consentire a diverse figure imprenditoriali di beneficiare indebitamente di crediti Iva inesistenti.