Lettera aperta a Roberto Mancini che nella sua Nazionale, nella nostra Italia non è riuscito a trovare spazio per Tommaso Augello. Perché?
Perché Tommaso Augello non è stato convocato da Roberto Mancini? Eppure il Mancio ne ha chiamati 41 per giocare un’inutile amichevole con l’Estonia e due gare di Nations League con Polonia e Bosnia. Due impegni veri, di maggior impegno, non c’è dubbio.
Ma ne ha chiamato 41, poteva fare 42 e metterci dentro chi meritava più di altri. Diciamo la verità. Ha chiamato pure Criscito e Pellegrini. Non Sergio Ramos e Marcelo. Direi proprio di no. Due normali, uno a fine carriera, l’altro nel giro Juventus.
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Caro Mancini, l’Italia non si può dimenticare di Augello
Ci sarebbe da discutere anche sulla lista dei portieri, dei centrocampisti e perché no anche degli attaccanti. Ma il rosso di Cagliari merita giustizia. La meriterebbe subito non la prossima volta, non all’ennesima grande partita. Si perchè Tommaso Augello sta facendo bene, ci sta riuscendo da tempo, non solo da oggi, Sant’Elia (mi piace ricordarlo così) a parte. Che poi prima del giallo diventato giustamente rosso, Tommaso di palloni in mezzo all’area di rigore ne aveva messi a ripetizione…
La lista dei difensori è lunga, varia e non rispecchia esattamenti i meriti di un campionato senza padroni: Francesco Acerbi (Lazio), Cristiano Biraghi (Fiorentina), Leonardo Bonucci (Juventus), Davide Calabria (Milan), Domenico Criscito (Genoa), Danilo D’Ambrosio (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Emerson Palmieri Dos Santos (Chelsea), Alessandro Florenzi (Paris Saint Germain), Gianluca Mancini (Roma), Angelo Obinze Ogbonna (West Ham), Luca Pellegrini (Genoa), Alessio Romagnoli (Milan), Leonardo Spinazzola (Roma).
Giudicate voi, io l’ho già fatto apertamente, rivolgendomi al mio preferito di tutta la storia blucerchiata: Roberto Mancini. A qualcuno non interesserà ma vestire d’azzurro i nostri ragazzi è sempre una bella cosa soprattutto quando in rosa hai più stranieri che italiani…



