Secondo Brescia Oggi, la società di Massimo Cellino punterebbe ad avere 8 punti di penalizzazione nel prossimo campionato di Serie Bkt
Il Brescia presenterà giovedì 29 maggio alle 16:00 davanti all’avvocato Carlo Sica, presidente del Tribunale Federale Nazionale, per difendersi dalle accuse di irregolarità nei versamenti di Irpef e Inps per il trimestre novembre 2024-gennaio 2025, la cui scadenza era il 16 febbraio 2025. La società, inoltre, è stata defertia anche per irregolarità nel pagamento di contributi e ritenute per febbraio 2025.
Il rischio, come scrive Brescia Oggi, è di avere 4 punti di penalizzazione in questa stagione, che porterebbero alla retrocessione in Serie C, e 4 nel prossimo campionato. Martedì 27 maggio lo studio legale Tonucci & Partners, a cui si è affidato Massimo Cellino, ha presentato la memoria difensiva.
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Su cosa puntano i lombardi? Per prima cosa a far riconoscere la correttezza del proprio operato, ma non solo. Stando al quotidiano una delle alternative su cui punta il Brescia è di poter scontare tutti gli 8 punti nel prossimo campionato di Serie Bkt. Sarebbe un handicap importante, ma consentirebbe alla società di Massimo Cellino di evitare la Serie C:
Il Brescia punta a far riconoscere la correttezza del proprio operato o quantomeno a poter scontare l’intera penalizzazione nel prossimo campionato di Serie B (8 punti in tutto: un fardello di partenza molto pesante.
La difesa, poi, punta a mettere in risalto i tempi troppo rapidi (2 giorni per l’indagine e 3 per la memoria difensiva) e la buona fede. Secondo il Brescia, inoltre, i versamenti di Irpef e Inps risultato all’Agenzia delle Entrate che contesterebbe le compensazioni con crediti Iva, per cui la società dovrebbe pagare “svariati euro per mettersi al passo”.