Il caos attorno al Brescia di Massimo Cellino ha dato il suo verdetto, niente pagamenti e in arrivo il fallimento sportivo.
Sono definitivamente svanite le speranze che Massimo Cellino possa ottemperare alle scadenze federali e a pagare entro le 15 gli stipendi degli ultimi due mesi dei tesserati del Brescia Calcio. Dalla salvezza conquistata sul campo alla possibile sparizione dal calcio professionistico, questo è il triste epilogo della formazione lombarda.
Cellino come già aveva annunciato più volte nell’ultimo periodo e confermato nella serata di ieri non ha voluto depositare sui conti del club i 3 milioni di euro che sarebbero serviti per saldare le pendenze. Niente da fare nemmeno per un eventuale cessione, infatti come annunciato dal direttore sportivo Renzo Castagnini ha ammesso che la cordata nordamericana che aveva come rappresentanti in Italia l’ex braccio destro di Cellino Francesco Marroccu e lo sponsor del Brescia Daniele Scuola non sono mai stati realmente interessati.
Non si sono mai dimostrati seriamente interessati all’acquisto, il presidente era quasi disposto a regalare il club. Sto malissimo. È una cosa troppo grave. Fino a ieri ho provato a far cambiare idea a Cellino, ma non c’è stato nulla da fare
Caso Brescia, Cellino stacca la spina: entra in campo la
Caos Brescia, Massimo Cellino non paga: arriva il fallimento!
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Sotto la sede del club è continuata la protesta da parte di alcuni tifosi del Brescia che hanno invocato cori contro Massimo Cellino reo di questo fallimento, applausi invece i dipendenti che si erano affacciati alle finestre della sede del club in via Solferino. La Loggia ha preso l’iniziativa per cercare di evitare l’Eccellenza: FeralpiSalò, Ospitaletto e Lumezzane sedute al tavolo per ridare vita ad nuovo Brescia.