Ebenezer Akinsanmiro vuole salutare la Sampdoria come si deve: in base all’accordo sul riscatto con l’Inter dovrebbero essere le ultime 4 in blucerchiato
Contro Cittadella e Carrarese, la Sampdoria ha avuto una scossa dall’ingresso in campo di Ebenezer Akinsanmiro. Il classe 2004 ha dato vivacità alla manovra e all’interno di una partita deludente come quella di Carrara, ha provato più di tutti a ribaltare la sorte di una gara che non era assolutamente da perdere.
Due ingressi positivi, dunque, con cui spera di convincere Alberico Evani a dargli un’occasione dal primo minuto già contro la Cremonese. Nella rivoluzione del tecnico potrebbe essere incluso anche lui, anche se gli alti (la prestazione di Bari con l’assist per Mbaye Niang, la prova di Carrara, il goal a Brescia) e i bassi (l’espulsione con il Palermo dopo 3 minuti) stagionali potrebero frenare il tecnico.
Sampdoria, le cifre del riscatto di Akinsanmiro
Calciomercato Sampdoria, ultime partite a Genova per Ebenezer Akinsanmiro? Le cifre e i dettagli dell’accordo con l’Inter
LEGGI ANCHE Sampdoria, Alberico Evani studia il nuovo modulo: 2 punte e squadra più offensiva
Aki, intanto, si sta impegnando. Vuole salutare la Sampdoria con la salvezza, non con la retrocessione in Serie C, la prima della storia blucerchiata. A giugno, infatti, andrà via, come confermato anche da Attilio Lombardo:
Akinsanmiro è qui in prestito e probabilmente tornerà alla casa madre, ma questa non deve essere un’esperienza fatta tanto per fare, perché quando si sposa un progetto lo si fa per raggiungere degli obiettivi, anche personali, però se perdi rimane sul curriculum.
L’accordo con l’Inter prevede, infatti, un diritto di riscatto a 2,5 milioni con controriscatto in favore dei nerazzuri per 2,8. Nelle condizioni attuali, come riporta Il Secolo XIX, è difficile che possa rimanere alla Sampdoria. Anche perché, anche in caso di riscatto, l’Inter dovrebbe versare appena 300.000 euro per riprenderlo: una sorta di premio di valorizzazione per i blucerchiati. Intanto, però, l’obiettivo di Akinsanmiro è la salvezza: quattro partite per salutare come si deve.