Pietro Accardi prova a blindare Leoni, nonostante le richieste di calciomercato per il talento della Sampdoria siano tante. Ma rimarrà almeno un altro anno in prestito
La Sampdoria punta su Giovanni Leoni. Lo ha fatto dal primo momento, da quando è arrivato a Genova dal Padova in prestito, lo scorso inverno, per convincere subito Andrea Pirlo e tutto l’ambiente blucerchiato a credere nel suo talento. Il 2006, ultima scoperta di Andrea Mancini, ora fa gola a tante squadre e il suo valore, per il club, è molto alto.
Pietro Accardi non ci gira molto attorno: è difficile blindare uno come Leoni. Ma la Sampdoria non vuole cederlo per forza. Sa che, ad oggi, potrebbe guadagnarci meno di quanto effettivamente valga il difensore, che sarà maggiorenne a dicembre. Ma è stato lo stesso responsabile dell’area tecnica blucerchiata a delineare la situazione, in un’intervista al Secolo XIX:
Se dipendesse da noi vorremmo non venderlo, perché sappiamo che oggi prenderemmo di meno. A chi lo vuole abbiamo chiesto di lasciarcelo un anno in prestito e c’è disponibilità. Se poi alzano la posta, dovremo fare riflessioni più profonde. A oggi siamo riusciti però a fare mercato senza cedere il gioiello più richiesto
Calciomercato Sampdoria, Accardi: “Leoni? Non vorremmo venderlo, ma se la posta si alza…”
Calciomercato Sampdoria, Pietro Accardi non vuole vendere Leoni. Le parole
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I club che hanno bussato alla porta della Sampdoria per Leoni, in particolare Inter e Napoli, avrebbero accettato di lasciarlo ancora un anno a crescere a Genova. Sotto la guida di Pirlo e in un campionato tosto come la B. E, per il momento, Accardi ha saputo fare mercato senza sacrificarlo, avvalendosi in particolare delle rescissioni contrattuali. Che, peraltro, hanno permesso di controbilanciare, nell’indice di liquidità, il riscatto di 1,5 milioni da versare al Padova.
Ma se uno dei club interessati dovesse alzare l’offerta, allora la Sampdoria dovrebbe valutare più attentamente il da farsi. Purtroppo nessuno è incedibile, nemmeno Leoni. Ma la proposta economica deve essere irrinunciabile. Perché i blucerchiati non vogliono privarsi del loro talento.