Nel calciomercato invernale la Sampdoria ha preso Magnani in prestito dal Verona: il centrale, però, è finito in panchina e il suo riscatto è a rischio
Nel mercato di gennaio la Sampdoria ha stravolto la squadra, con sette acquisti e sette cessioni. Tra i nuovi arrivati c’è stato anche Giangiacomo Magnani, preso quando, Maya Yoshida era infortunato e Omar Colley in Coppa d’Africa. Il centrale ex Verona, però, non sta convincendo.
Magnani ha giocato subito contro lo Spezia, salvo poi rimanere in panchina con il Sassuolo per fare spazio a Colley, rientrato dall’Africa. Poi novanta minuti con il Milan, panchina con l’Empoli e un primo tempo pessimo a Bergamo con l’Atalanta. Dopodiché altre tre gare viste da fuori, con Giampaolo che ha scelto e ruotato Colley, Yoshida e Alex Ferrari, davanti nelle gerarchie.
Queste esclusioni non possono che far nascere delle domande sul suo riscatto a giugno.
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Magnani, infatti, è arrivato dal Verona in prestito con diritto di riscatto fissato a 4,5 milioni. Una cifra, per le casse della Sampdoria, non irrilevante che deve essere investita solo se si vuole puntare fortemente sul centrale classe 1995. Giampaolo non sta dando questa impressione, anche perché con lui in campo i blucerchiati hanno sempre perso, incassando un totale di otto goal (Coppa Italia inclusa) in quattro partite.
Una media di due reti a partita, con zero punti fatti. Non è un caso, forse, che i tre clean sheet siano arrivati con Magnani in panchina (Sassuolo, Empoli e Venezia) e questi dati non possono non essere considerati in sede di mercato.
