Donati torna sulla cessione illustre di Tutino in questo calciomercato, l’ex punta della Sampdoria via per ingaggio e condizione post infortunio
Gennaro Tutino ha già lasciato la Sampdoria. Lo ha fatto dopo soltanto un anno dall’arrivo in pompa magna, con tanto di centinaia di tifosi ad aspettarlo all’aeroporto. E lo ha fatto dopo una stagione al di sotto delle aspettative, viziata da un girone di ritorno non giocato a causa degli infortuni e conclusa con 5 reti e 4 assist in 21 presenze. Ora l’attaccante è tornato all’Avellino, dove proverà a ripartire da zero.
La Sampdoria ha scelto di sacrificare lui sul mercato. Una cessione che era un po’ nell’aria, soprattutto nel momento in cui i blucerchiati avevano bisogno di ridurre il monte ingaggi, per evitare di dover stanziare una fideiussione corposa sull’eccedenza rispetto al limite massimo. Si era parlato, infatti, di Massimo Coda o Gennaro Tutino come possibili partenti.
Massimo Donati ritiene il numero 9 fondamentale. E nella conferenza stampa pre Spezia-Sampdoria il tecnico blucerchiato ha spiegato perché si è deciso di sacrificare Tutino:
È un giocatore forte, ma abbiamo scelto di farlo partire per via del suo ingaggio e del periodo di inattività dopo il suo infortunio
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Stipendio alto e condizioni fisiche non ottimali hanno influito sulla scelta di far partite il classe 1996 dopo un lungo corteggiamento dell’Avellino, che non si avvicinava alle richieste economiche della Sampdoria. Che per averlo dal Cosenza ha dovuto pagare quasi 4 milioni di euro, mentre lo ha lasciato partire per un prestito con diritto di riscatto fissato a un milione.
Per quanto riguarda la situazione infortunio, nel ritiro di Ponte di Legno, in effetti, Tutino era un po’ più indietro di condizione rispetto ai compagni, come è normale che sia. I problemi al malleolo e alle caviglie che ha avuto non sono da poco, non disputa una partita ufficiale da metà gennaio. E Donati e la Sampdoria avevano bisogno di una squadra più pronta a questo inizio, in cui il tecnico ha già fatto capire di voler “Partire forte”. Ed ecco, quindi, il perché del sacrificio dell’ex Cosenza. Il giocatore simbolo, più di tutti, del calciomercato della scorsa stagione.