La Sampdoria, come primo colpo di calciomercato, potrebbe pescare Jeppe Kjaer, un nuovo danese sulle orme di Damsgaard
La Sampdoria di Massimo Donati, Andrea Mancini e, soprattutto, di Jesper Fredberg sta muovendo in questi giorni i primi passi. Lo fa nel segno del rinnovamento, dell’abbassamento dei costi, della ricerca di giovani interessanti anche con l’aiuto dei dati. E non è detto che, se il CEO dell’Area Football è danese allora i blucerchiati cominceranno ad acquistare solo calciatori nordici. Ma il primo forte nome del nuovo corso, dopo alcuni sondaggi delle scorse settimane per altri giocatori, viene proprio dalla Danimarca.
È Jeppe Kjaer, classe 2004 che in realtà gioca in Norvegia, al Bodo Glimt, ma è danese di origine. E, per vari motivi, ricorda proprio l’ultimo suo connazionale che ha vestito la maglia della Sampdoria: Mikkel Damsgaard, arrivato a Genova appena più giovane di lui (20 anni). Innanzitutto per le doti fisiche, perché se l’ex blucerchiato, ora al Brentford, era alto 1,80 metri e gracilino a livello di corporatura, Kjaer è alto 1,74 metri, leggermente più robusto rispetto al primo Damsgaard, ma non è certamente dotato di una struttura possente.
Mancino, mentre “Damsinho” è destro, a entrambi piace variare sul fronte d’attacco, con una qualche predilezione per la fascia destra, da cui poi Kjaer rientra sul piede preferito. Ma entrambi se la cavano bene anche come trequartisti. Non è un giocatore particolarmente prolifico, benché abbia solo 21 anni e può ancora crescere sotto quell’aspetto, anche se la Serie B è un campionato ostico per gli attaccanti. Anche Damsgaard, comunque, non ha mai segnato più di tanto in carriera: in tre anni al Brentford ha messo a referto 3 reti, alla Sampdoria 2 in 49 presenze.
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I due giocatori si distinguono di più per la capacità di creare gioco, attraverso buone doti di dribbling, una discreta visione di gioco e rapidità nei movimenti. Anche come tecnica di base, Damsgaard e Kjaer si assomigliano, con un buon controllo palla e capacità di cambiare direzione.
Esattamente come l’attuale numero 24 del Brentford, l’obiettivo di calciomercato della Sampdoria difetta un po’ nella copertura difensiva. Non è un calciatore molto adatto a difendere né a spingere sulla fascia avanti e indietro per tutta la partita. Predilige qualità a intensità. E bisognerebbe vedere, a questo punto, come si potrebbe abbinare al gioco di Massimo Donati, che ha presentato il suo stile di calcio con i dogmi di concretezza e tanta corsa.
Nell’eventuale 3-4-3, potrebbe occupare la casella in alto a destra, mentre a sinistra potrebbe agire Estanis Pedrola, il calciatore attualmente nella rosa blucerchiata a cui assomiglia di più. Il tecnico potrebbe lavorare con lui per far aumentare il suo contributo in copertura. Però potrebbe risultare utile anche nel caso Donati volesse giocare con una seconda punta. Kjaer sarebbe il sesto danese nella storia della Sampdoria, molto simile per caratteristiche all’ultimo che lo precederebbe.
E chissà che, coi blucerchiati, non possa ritagliarsi quella visibilità che lo porti a conquistarsi l’esordio in Nazionale. Proprio come Damsinho, che ha vestito la maglia della Danimarca per la prima volta nel novembre 2020.