La Sampdoria deve blindare giovani come Montevago dagli assalti della Salernitana, sono il prossimo futuro del club
La Sampdoria ha l’incombente necessità di iscriversi al campionato di serie B. Il tempo stringe, visto che dovrò farlo entro domani, lunedì 20 giugno. Una cosa è certa, tanta parte della rosa sarà sfoltita e adeguata ai costi di una serie che non è di certo la serie A. Una volta iscritta la squadra alla cadetteria, si penserà solo al campo e il tandem Radrizzani-Manfredi potrà scegliere gli ultimi tasselli fondamentali – leggasi diesse e allenatore – per prepararsi alla stagione che verrà.
Dietro le quinte, nelle vesti di consigliere, Fabio Paratici sta già portando avanti il progetto, che basterà semplicemente ufficializzare una volta scoprite tutte le carte. Se davvero arriverà Riccardo Pecini nelle vesti di diesse e l’allenatore sarà Fabio Grosso, tanti nomi roboanti verranno lasciati partire mentre il processo di rinascita potrà contare su quei talenti cresciuti nella Sampdoria che potranno essere il futuro della stessa società. Sempre che si respingano ammiccamenti come quelli recentemente indirizzati dalla Salernitana a giocatori come Montevago.
Motevago è reduce dalla spedizione azzurrina U20, il suo cartellino è in crescita
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Difatti, tra questi, l’attaccante c’è classe 2003 Daniele Montevago, reduce dall’esperienza mondiale con l’Under 20 terminata con la sconfitta nella finalissima contro l’Uruguay. Il palermitano, aggregato alla prima squadra quest’anno, precisamente il 28 ottobre, sarà uno di quei tasselli sui quali nascerà la Sampdoria del futuro. Il suo valore economico sta crescendo esponenzialmente, visto che dal momento in cui è stato aggregato il suo valore è cresciuto del 100%, passando dai 400 mila agli attuali 800 come valore del cartellino. Sicuramente un elemento sul quale Grosso potrà puntare per far crescere.
Anche perché nonostante l’amore per la piazza, tante le offerte per attaccanti di spicco della Samp, come Manolo Gabbiadini che non sa ancora quale sarà il suo futuro. Di certo, in caso di promozione, il valore di Montevago continuerebbe a crescere e questo non farebbe altro che favorire la politica delle plusvalenze di cui Pecini ne è esperto.
