Calcio Scommesse il padre di Nicolò Fagioli difende il figlio con un attacco frontale al mondo del calcio e ai procuratori
Il padre di Nicolò Fagioli, ‘l’imputato 0’ del caos scommesse che ha avuto ed avvolgerà il nostro calcio, no ci sta e attraverso una breve intervista rilasciata a Repubblica difende a spada tratta il figlio.
Che il giovane centrocampista della Juventus abbia sbagliato è lapalissiano, se è vero che è stato lo stesso centrocampista dei bianconeri ad auto accusarsi non ci sono margini per tornare indietro e professare la sua estraneità ai fatti, ha sbagliato ed ora si resta in attesa della sentenza per capire, quanto mancherà al club bianconero (si dice che dovrebbe stare fuori 6 mesi…).
Calcio Scommesse il padre del centrocampista della Juventus, attacca
Calcio Scommesse: il padre di Fagioli: i procuratori dove sono…
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Chi difende il centrocampista è il padre, Marco, che dalle colonne di Repubblica punta il dito contro una categoria, che, a detta sua, dovrebbe vigilare sui giocatori, i procuratori.
Sono loro infatti, che dovrebbero proteggere i propri assistiti ponendoli al riparo da ogni rischio o tentazione, passaggio che secondo il padre del bianconero non ci sarebbe stato per l’attuale numero 21 della Signora
I club per tante ragioni non possono stare dietro ai calciatori in tutti gli aspetti della loro vita, né possiamo farlo noi genitori, una volta che i nostri figli diventano adulti e professionisti. Sarebbe utile che fossero i procuratori a mettere in guardia i giovani giocatori rispetto ai rischi a cui vanno incontro. Dovrebbero seguirli e consigliarli, sarebbe prezioso. Dovrebbero aiutarli a capire quali impegni si assumono nel momento in cui firmano un contratto. Così giustificherebbero quel che guadagnano