La Rai ha licenziato Enrico Varriale, storico giornalista sportivo del servizio pubblico: alla base del provvedimento non ci sarebbe il suo processo per stalking e lesioni
Finisce dopo quasi quarant’anni il rapporto lavorativo tra Enrico Varriale e la Rai. L’ente del servizio pubblico, dopo averlo già sospeso dalla tv pubblica nel 2022 per via dell’accusa di stalking e lesioni, ha deciso di licenziarlo per giusta causa.
Lo ha comunicato il direttore di Raisport, Paolo Petrecca, in una lettera inviata ai colleghi di redazione, spiegando che il giornalista napoletano, classe 1960, avrebbe violato impegni da lui sottoscritti nel contratto che lo legava alla Rai. Lo riporta il Corriere della Sera, dicendo che dietro il provvedimento ci sarebbero comportamenti tenuti in servizio da Varriale e gravemente scorretti.
Rai, licenziato Enrico Varriale per giusta causa: comportamenti gravemente scorretti in servizio
Calcio, la Rai ha licenziato Enrico Varriale. Il motivo
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Il licenziamento, da quanto filtra, sembra quindi riconducibile a fatti di natura professionale e non legato alle accuse di stalking, minacce e lesioni nei confronti di una sua ex. Condannato in primo grado di giudizio, è ancora in corso l’iter processuale del secondo grado, dunque non dovrebbe essere questa la ragione della decisione da parte della Rai. Che, senza aspettare il processo d’appello, avrebbe potuto licenziarlo già prima.
Secondo il codice etico della Rai, provvedimenti simili vengono assunti quando si sottraggono beni o denaro all’azienda. O quando si viola l’obbligo di esclusiva.