Calcio e corruzione al Parlamento Europeo: lo scandalo arriva in Qatar. Cosa succede adesso? La ricostruzione del Sole24Ore e di Domani
Lo scandalo corruzione investe il Parlamento Europeo, e l’Italia. Soldi ricevuti per favorire il Qatar, già nell’occhio del ciclone per l’assegnazione dei Mondiali 2022 in corso di svolgimento nel paese arabo.
Vi proponiamo alcuni stralci del pezzo sul Sole24Ore che chiarisce le accuse e le risultanze dell’indagine.
Un’organizzazione criminale infiltrata nel cuore dell’Europa. Capace di influenzare ai più alti livelli le politiche del Parlamento europeo. In cambio di tangenti e regalie. È quello che emerge con forza dall’inchiesta lanciata dalla giustizia belga che ha portato all’arresto di cinque persone, tra cui quattro italiani e la vicepresidente del Parlamento Eva Kaili. Kaili è stata colta in flagranza di reato e quindi non protetta dall’immunità parlamentare, durante le perquisizioni degli inquirenti, con i sacchi pieni di euro ritrovati nella sua abitazione.
Anche il padre è stato arrestato per lo stesso motivo. Una vicenda che riporta alla memoria la tangentopoli italiana di inizio anni Novanta e il famoso pouf della moglie di Poggiolini pieno lingotti d’oro.(…)
Oltre alla Kaili, l’inchiesta della Procura belga portata avanti dal giudice istruttore Michel Claise, ha portato all’arresto a Bruxelles, con l’accusa di corruzione e riciclaggio l’ex eurodeputato Antonio Panzeri 67anni, e in Italia della moglie e Maria Colleoni e della figlia Silvia, che ieri sera hanno ottenuto i domiciliari
Qatar, calcio e corruzione, lo scandalo arriva al Parlamento Europeo: il ruolo di Antonio Panzeri
Panzeri è accusato di essere il vero dominus dell’operazione corruttiva, messa in atto secondo la procura, da un Paese arabo. Secondo il quotidiano belga Le Soir si tratterebbe del Qatar. Soldi ricevuti in cambio di influenze del Paese arabo che in questi giorni ospita le fasi finali dei Mondiali di calcio. Già finito nell’occhio del ciclone per la decisione della Fifa di preferirla ad altre candidati.
(…)
Gli inquirenti nelle 16 perquisizioni di venerdì hanno dichiarato di aver recuperato circa 600mila euro in contanti, compresi i sacchi di euro a casa della vice presidente, e sequestrato computer e telefoni cellulari. Gli investigatori sospettano che il Paese del Golfo «stia cercando di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento Europeo. Ciò viene fatto pagando ingenti somme di denaro o offrendo ingenti doni a terzi con una posizione politica e o strategica all’interno del Parlamento»,
Panzeri, in particolare, è sospettato di essere intervenuto “politicamente” con gli europarlamentari «a beneficio di Qatar e Marocco, contro pagamento (…)». Si muoveva con metodi ingegnosi e spesso scorretti per raggiungere i suoi scopi». Tra doni e vacanze di Natale da 100mila euro «che noi non possiamo permetterci » come è emerso nelle intercettazioni, sono finite appunto in carcere anche moglie e figlia dell’ex sindacalista Cgil, sulla carta paladino dei diritti umani.
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Vi proponiamo anche un stralcio del pezzo pubblicato dal quotidiano Domani a firma di Pippo Russo, esperto giornalista di sport ed economia, che spiega molto bene come in Qatar abbiano deciso di trattare le notizie che arrivano dall’Europa.
Calcio e corruzione, cosa si racconta in Qatar?
La notizia che non c’è. L’Europa è scossa da uno scandalo su una presunta corruzione da parte del Qatar che coinvolge politici ed ex politici delle istituzioni comunitarie.
Ma in Qatar i media non ne fanno menzione.
Si parla di tutt’altro. Dei Mondiali di calcio che vengono descritti come i più spettacolari e meglio organizzati di sempre, un mantra cui offre il volenteroso contributo anche il capo del calcio mondiale, Gianni Infantino, che su questo fronte ha mobilitato il sito web ufficiale della Fifa. Si dà grande rilievo alla «sessione ufficiale di colloqui» fra il presidente cinese Xi Jinping e l’emiro Hamin bin Hamad Al Thani, avvenuto nel corso del summit sino-arabo di Riad di venerdì e presentato come «rafforzamento del partenariato strategico».Il sito della testata Al Arab trova modo di piazzare un elogio del sistema sanitario qatariota fatto da un tifoso statunitense, che afferma di avere ricevuto assistenza di alta qualità per risolvere un problema alla schiena. E il quotidiano in lingua inglese The Peninsula tocca un punto ineguagliabile di ironia involontaria ricordando che anche il Qatar ha celebrato la Giornata internazionale anti corruzione, che ricorre il 9 dicembre di ogni anno.
Celebrazione che avveniva nelle stesse ore in cui l’Europa prendeva atto di una possibile corruzione su ampia scala manovrata dall’emirato.Nessuna sorpresa per chi segue i media qatarioti da tempo. Impossibile rimanere spiazzati da questo silenzio, poiché il Qatar è da mesi uno stato di negazione sprofondato dentro un universo parallelo e ossessionato dalla rappresentazione che dell’emirato viene fatta dai media internazionali.
A Doha hanno edificato una gigantesca bolla narrativa, nella quale viene vissuto il migliore dei Mondiali possibili ospitato dal migliore dei mondi possibili. E in questo contesto si assiste persino a sconcertanti rovesciamenti della realtà.