Massimo Cellino è tornato a parlare dopo la penalizzazione del Brescia, lanciando l’ennesima bordata contro la Sampdoria.
Dopo la retrocessione del Brescia in Serie C e la mancata iscrizione al campionato, seguite alla penalizzazione per l’uso di crediti fiscali inesistenti è tornato a parlare Massimo Cellino. In un’intervista all’Unione Sarda, l’ex presidente del Brescia ha lanciato l’ennesima bordata alla Sampdoria.
Io non mi sento, io sono vittima di una serie di circostanze negative, con una Sampdoria che non deve retrocedere perché ha 200 milioni di debiti e ha garanzie con delle banche e con la Federazione, che l’ha iscritta l’anno precedente, impropriamente, al campionato. Questa è la realtà. Con un commercialista bresciano che mi vende i titoli con la quietanza dell’ufficio delle Entrate, con la supervisione federale della Covisoc. E un giorno prima dell’iscrizione mi dicono che è tutto falso e che devo tirar fuori 8 milioni in 24 ore per iscrivere la società, retrocessa in Serie C. Non ce li avevo. Se l’avessi saputo li avrei procurati, non ce li avevo. Non ho potuto iscrivere la squadra. È quello che volevano loro. Ed è quello che è successo. Se avessi avuto tre punti in più sarebbe retrocessa la Sampdoria e non il Brescia. La mia è disgrazia è stata la coda del diavolo
Con la penalizzazione del Brescia la Sampdoria ha avuto una seconda opportunità per cancellare la storica prima retrocessione in Serie C. Occasione che è stata sfruttata in pieno dai blucerchiati vincendo il doppio confronto contro la Salernitana nei playout e conquistando la salvezza.
Brescia, Massimo Cellino: posto malvagio
Brescia, Massimo Cellino torna a parlare: vittima di una Sampdoria che non poteva retrocedere. Le parole
Nel corso dell’intervista, Cellino ha anche parlato anche del rapporto con il Brescia e con la città di Brescia. Un rapporto che non è mai andato. Ecco il rimpianto dell’ex patron.
Il Brescia non è mai stato amore. L’ho comprato nel 2017 pensando di trovare una società organizzata. Venivo dall’Inghilterra e pensavo di occuparmene poco. Invece ho trovato 12 milioni di debiti Iva già il giorno dopo il mio arrivo. Sono riuscito a riportarlo in Serie A, poi è arrivato il Covid. Da allora solo cattiveria e ostilità. Quel posto è malvagio. Se avessi saputo che era stato fondato il giorno 17 del mese di luglio, non l’avrei mai comprato. Ho costruito una cappella nel centro sportivo del Brescia ma diciamo che l’ho pagata cara. Mi hanno spiegato che il maligno si accanisce con chi fa qualcosa di importante per la Chiesa. Io l’ho costruita perché avevo fatto un voto all’Immacolata, in caso di promozione in Serie A. E se vado a Brescia, la prima cosa che faccio è andare a pregare in quella cappella. Anche se il maligno si è accanito in una città dove la bestemmia è troppo diffusa, una cosa che non ho mai tollerato