Attacco di Massimo Cellino a Sampdoria e Figc: per il presidente del Brescia è stato un piano per salvare i blucerchiati
Massimo Cellino è al centro di un vero e proprio vortice. Tra il deferimento del Brescia, i problemi legati ai crediti di imposta con cui avrebbe pagato Irpef e Inps dichiarati inesistenti dall’Agenzia delle Entrate e la cessione del club. Una cessione che, con lo spettro della Serie C ha subito dei rallentamenti.
Al Giornale di Brescia ha parlato propio della cessione. Non è più intenzionato a tornare a Brescia, ma non si sbilancia sui possibili compratori. Bocca cucita sul gruppo con Maroccu:
Gli avvocati stanno trattando la cessione. Le condizioni sono chiare a tutti. Prezzo basso e pagamento dilazionato nel tempo. Io non conosco questo gruppo che sta trattando, ma le condizioni sono le stesse della trattativa con Radrizzani che però si è tirato indietro dopo il casino scoppiato. Lui o gli altri per me sono uguali. Di una cosa sono certo. Io a Brescia non torno più. Non ci metto più piede nemmeno per un caffè. Sono un ex. Il passo adesso però non lo devo fare io, ma chi vuole comprare.
Sampdoria attaccata da Cellino: piano inventato nella notte dalla Figc
Brescia, l’attacco di Massimo Cellino: piano inventato per salvare la Sampdoria-
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Cosa succederebbe se la cessione non si concludesse in tempo per l’iscrizione? La risposta è chiara. Quel “non sono così ricco” accende preoccupazioni. Serve una deroga della Figc. Sotto accusa anche il piano “per salvare la Sampdoria”
Certo, se il commercialista Gamba o Alfieri ci restituiscono i soldi già pagati. In più ci sono le sanzioni. E già al Fisco abbiamo pagato 11,8 milioni del vecchio debito della Brescia service di Corioni. Io non sono così ricco e poi non posso pensare che non venga fatta una deroga al 6 giugno per tutte le squadre coinvolte in questo casino che ha fatto la Federazione. Non sappiamo se bisogna iscriversi in B o in C e che banca ci dà fiducia per le fidejussioni. La Figc si è inventata di notte questo piano per salvare la Sampdoria.
Cellino torna anche su crediti di imposta. Si è fidato di un’iniziativa non sua, ma il Brescia rischia la retrocessione:
Era già stato tutto organizzato dall’ex dg Michelie mi è stato detto che si poteva fare. Io alle 14.30 del 17 febbraio ho solo concluso il lavoro di altri. .Mi hanno detto e gli atti lo dimostrano che comunque era certificato da Banca d’Italia. Ma pensiamo all’udienza del 29 e comunque se mai dovessero togliere punti al Brescia lo devono fare per la prossima stagione e non in questa. Le contestazioni nei nostri confronti sono state scritte di notte a campionato finito. E ora c’è anche una sentenza del Tas dalla nostra parte: quella che ha restituito tre punti al Bellinzona che era stato penalizzato per non aver pagato i contributi sociali ad ottobre