Nel Cda del Brescia convocato d’urgenza il 14 maggio, Cellino ha ribadito la sua voglia di vendere il club al miglior offerente
Massimo Cellino vuole vendere il Brescia. La sua storia con il club lombardo è finita qui per il patron che, recentemente, si era anche disinteressato al club, al punto da essersene andato nella sua residenza londinese. Dicendo però di non essere partito lui, ma di essere stato cacciato. Nei giorni scorsi, il presidente delle rondinelle aveva convocato un Cda d’urgenza per il 14 maggio, in cui ha affidato al consigliere Stefano Midolo queste parole, riportate dal Giornale di Brescia:
Il presidente vuole cedere, valuta tutte le offerte e non è una questione di prezzo. Ha bisogno di interlocutori che si facciano avanti con i soldi e che lo facciano al più presto, i tempi sono strettissimi
Il Brescia è salvo e anche l’anno prossimo resterà in Serie B. Ma i tempi sono strettissimi per l’iscrizione al campionato 2025/26. Che necessita innanzitutto di 3 milioni di euro per pagare l’ultima trimestrale di stipendi. E che Cellino sembra non voler dare.
Brescia, Cellino convoca il Cda e comunica di voler vendere. Corsa contro il tempo per trovare investitori
Brescia, Cda d’urgenza convocato da Massimo Cellino: voglio vendere…
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Ecco perché i tempi sono strettissimi. Perché la transazione per gli ingaggi federali deve avvenire entro il 4 giugno. Pena la mancata iscrizione del Brescia alla prossima Serie B, che deve invece essere ratificata entro il 6, due giorni dopo. Altrimenti potrebbe esserci un ripescaggio di qualche club, come può sperare la perdente dei playout e, eventualmente, la Sampdoria.
Il Brescia ha bisogno di un closing il prima possibile, con Cellino che si è detto disposto ad ascoltare e accettare qualsiasi proposta, purché gli vengano portati abbastanza soldi da convincerlo. L’auspicio, riporta ancora il Giornale di Brescia, è che decolli, come sembra molto possibile avvenga, la trattativa “sponsorizzata” da imprenditori bresciani da mesi sullo sfondo, ma che ancora non è sfociata in atti concreti.
A inizio aprile i dialoghi sembravano procedere bene, ma poi si sono arrestati senza più prosecuzione. Ora però sembra che i tempi siano maturi, il Brescia ha bisogno urgente di capitali (servirà anche una fideiussione da 800.000 euro). E il suo attuale presidente vuole solo vendere la società. Per questo gli imprenditori che hanno a cuore il club potrebbero muoversi. A rischio c’è l’iscrizione al campionato.