Il bilancio della Sampdoria è tra i pochi sani della Serie A, anche grazie alla plusvalenze. L’emergenza, però, complica i piani di Ferrero
Nel disastro dei conti della Serie A, la Sampdoria può ritenersi quasi soddisfatta del suo bilancio. I blucerchiati, infatti, sono tra le cinque squadre dello scorso campionato che hanno chiuso in positivo il 2018 (+12,1 milioni) e chiuderanno in positivo anche l’anno prossimo. Le cessioni per 30 milioni di Andersen al Lione e quella per 21,5 di Praet al Leicester hanno fruttato plusvalenze fondamentali per tenere in ordine i conti.
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La Sampdoria ha sempre fatto del player trading un suo punto di forza, tant’è che lo scorso anno le plusvalenze hanno raggiunto una cifra di 55 milioni di euro, fondamentali per la crescita dei ricavi. Il piano strategico dei blucerchiati punta sempre alla massimizzazione delle opportunità offerte dal player trading, garantita dal valore del parco giocatori. Sante plusvalenze, dunque, anche se, per l’anno prossimo, con il calo del valore dei calciatori dovuto allo stop, non se ne prevedono di cospicue.
I conti sani e l’autosufficienza fanno della Sampdoria un club appetibile sul mercato, tant’è che, come scrive anche la Gazzetta dello Sport, la cessione serve a Ferrero. Il presidente blucerchiato, infatti, punta a vendere per ripagare i propri debiti, ma l’emergenza Coronavirus rischia di complicare i suoi piani, come successo alla Roma.