Non ha gradito Gian Piero Gasperini, i controlli antidoping a sorpresa per l’Atalanta. Ecco cosa è accaduto e cosa rischia il tecnico
Gian Piero Gasperini è di nuovo nell’occhio del ciclone, ma l’allenatore dell’Atalanta non ha davvero fatto nulla per evitarlo. Ispezione a sorpresa dell’antidoping a Zingonia, centro sportivo nerazzurro.
Ha insultato un ispettore durante un controllo a sorpresa e inveito contro l’intero sistema antidoping, interrompendo un test in corso su un calciatore dell’Atalanta e obbligando il giocatore ad andare ad allenarsi.
Questa la motivazione del procuratore antidoping, Pierfilippo Laviani, con conseguente violazione dell’art.3 comma 3 del codice. Insomma Gasperini, per usare un’ eufemismo, non ha gradito i test a sorpresa sui suoi calciatori.
Che cosa rischia Gasperini
Atalanta, Gasperini non gradisce i controlli antidoping a sorpresa
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Una pratica usuale, a cui ogni società è sottoposta. Adesso il tecnico dell’Atalanta sarà giudicato dal tribunale nazionale antidoping il 10 maggio prossimo. E nel caso in cui venisse sanzionato potrebbe saltare la prossime tre gare di campionato, fondamentali per la corsa Champions League, oltre alla finale di Coppa Italia con la Juventus, in programma il 19 maggio.
Inoltre, in base alle norme vigenti, rischia anche di non avere contatti con tesserati per tutta la durata dell’eventuale sospensione.
E’ accaduto tutto lo scorso 7 febbraio, quando 4 calciatori dell’Atalanta hanno dovuto sostenere i test antidoping, a sorpresa. Operazione interrotta proprio da Gasperini che ha esternato tutto il suo malcontento. Il calciatore ha poi completato l’iter, soltanto grazie grazie alla mediazione del medico sociale nerazzurro.
Esito negativo, per i test effettuati, dato che non sono arrivate comunicazioni. In ogni caso il comportamento del tecnico è stato contestato dal procuratore Laviani. Gasperini ha rifiutato il patteggiamento (una sanzione di 10 giorni di stop), chiedendo un’udienza dibattimentale fissata il 10 maggio davanti al tribunale nazionale antidoping presieduto da Adele Rando.