La Procura di Paola ha chiuso le indagini sull’inchiesta che a dicembre ha portato all’arresto dell’ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero
A quattro mesi dall’arresto di Massimo Ferrero, liberato dopo quasi un mese di carcere, la Procura di Paolo ha chiuso le indagini sull’ex presidente della Sampdoria. Il ‘viperetta’ è accusato di bancarotta fraudolenta per il fallimento di ben quattro società: Ellemme group, Global Media srl, Mediasport S.p.a., e Ferrero Cinemas srl.
Come riporta il sito cosenzachannel.it, insieme a Ferrero sono ben otto le persone coinvolte, tra cui, come si sapeva, la figlia Vanessa Ferrero e il nipote Giorgio. Con loro sono finiti sotto la lente del procuratore capo Pierpaolo Bruni, anche Roberto Coppolone, Cesare Fazioli, Giovanni Fanelli, Laura Sini, ex moglie di Ferrero, il commercialista campano Aniello Del Gatto e Paolo Carini.
Arresto Ferrero, le posizioni di Giorgio e Vanessa
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Il quadro intorno alle posizioni Massimo, Vanessa e Giorgio Ferrero, come riporta il sito, sono ritenute “granitiche” dal Tribunale del Riesame di Catanzaro. In particolare, c’è il rischio che il nipote e la figlia dell’ex presidente, senza misura cautelare, possano continuare a gestire gli interessi di Massimo. Che, a sua volta, sarebbe “ancora in grado di svolgere “attraverso terze persone”, la funzione di direzione e controllo con riferimento alla società della “galassia” Ferrero che, pur essendo formalmente intestate a soggetti diversi, risultano, in realtà, ed egli riconducibili”.
Non è poi da sottovalutare la posizione del commercialista Aniello Del Gatto, sul conto del quale sono arrivate somme destinate alla società. E che il commercialista ha intascato sul proprio conto corrente.
Ora i nove indagati avranno venti giorni di tempo per scegliere. Potranno, infatti, sottoporsi all’interrogatorio di garanzia oppure depositare la memoria difensiva. La Procura, successivamente, potrà eventualmente chiedere il rinvio a giudizio.