Interrogatorio previsto per giovedì 9 dicembre, ma Ferrero non potrà rispondere. L’avvocato Giuseppina Tenga spiega il motivo.
Proseguono speditamente gli avvenimenti riguardo l’arresto di Massimo Ferrero. Forse anche troppo speditamente. A tal punto che l’interrogatorio del Viperetta, disposto per le 13:30 di giovedì 9 dicembre, potrebbe portare a un nulla di fatto o non vedere alcuna risposta da parte dell’ex presidente della Sampdoria.
A spiegarne il motivo ci ha pensato l’avvocato Tenga, curatrice degli interessi di Ferrero, che ha spiegato come la problematica si basi su una questione di tempistiche. Infatti l’avvocato ha precisato che
Sarà impossibile rispondere all’interrogatorio di garanzia perché non abbiamo potuto vedere il fascicolo
L’impossibilità nel vedere il fascicolo, per l’appunto, è dovuta a tempistiche troppo accelerate da parte del tribunale. E, con una conclusione ironica, l’avvocato Tenga precisa che gli avvocati non possiedono superpoteri:
L’avviso di interrogatorio fissato per giovedì 9 dicembre alle 13:30 a Milano è stato notificato ieri (7 dicembre, ndr) alle 16:00, con la cancelleria del tribunale di Paola non accessibile per chiedere le copie di 17 faldoni. Oggi 8 dicembre il tribunale è chiuso per l’Immacolata. Domani dovremmo quindi andare in Calabria, prendere 17 faldoni di copie, poi arrivare a Milano, confrontarci con Ferrero e farlo rispondere. È vero che gli avvocati hanno i superpoteri ma non fino a questo punto, e comunque non come quelli dei giudici
Ferrero non darà risposta all’interrogatorio. E l’avv. Tenga aggiunge: “Faremo ricorso”
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Nonostante l’interrogatorio di Ferrero, disposto dal gip di Paola in Calabria, si terrà in videoconferenza nel carcere milanese di San Vittore, sarebbe molto complicato rispettare le procedure con queste tempistiche. Una velocità eccessiva quella dei giudici calabresi, che otterrà la non risposta da parte di Ferrero, come ha annunciato l’avvocato Tenga.
Subito dopo l’interrogatorio, in ogni caso, Giuseppina Tenga specifica che ci sarà il ricorso al tribunale del riesame a Catanzaro. Verrà contestata l’esigenza stessa di un provvedimento cautelare per Ferrero: non c’era alcun bisogno di adottare tale provvedimento nei confronti dell’ex presidente della Sampdoria .