Roberto Mancini sta facendo molta fatica all’Arabia Saudita: la pazienza della Federazione si sta esaurendo e le prossime due gare saranno decisive
L’avventura di Roberto Mancini in Arabia Saudita non è partita di certo nel migliore dei modi. L’eliminazione dalla Coppa d’Asia non è piaciuta alla Federazione, così come il gesto di andare negli spogliatoi durante i rigori contro la Corea del Sud, quando Mancio lasciò il campo a risultato non ancora acquisito. Troppo pesanti, per lui, i due errori su tre dei suoi, contro la perfezione degli avversari.
Un gesto inconsulto, da cui sono scaturite molte proteste sui social. La stampa locale – quella del Qatar, nazione organizzatrice dell’evento – ha definito Mancini un “codardo. E lo stesso Yasser Al Misehal, presidente della Federcalcio saudita giudicò “inaccettabile” il gesto. Frasi che fecero anche pensare a un esonero del tecnico, che ha un contratto fino al 2027.
Arabia Saudita, Roberto Mancini è già a rischio…
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Mancini ha chiesto scusa. L’avvertimento è arrivato forte e chiaro per Mancio che, se non soggiornerà in Arabia per 183 giorni su 365 avrà dimezzato il suo stipendio da 25 milioni all’anno. Saranno decisive – come riporta Tuttosport – le partite andata-ritorno contro il Tagikistan nel girone per la qualificazione ai Mondiali del 2026. Se dovessero andare male non è esclusa una decisione che, solo qualche mese fa, sembrava poco preventivabile.