Antonino La Gumina è un problema per la Sampdoria che non può venderlo. Da promessa a problema per Claudio Ranieri che si aspetta un attaccante
Antonino La Gumina non è esploso. Non ci è ancora riuscito. Non certo nella Sampdoria che lo ha inseguito a lungo fino ad abbracciarlo lo scorso gennaio. Ma ancora una volta La Gumina non ha soddisfatto le aspettative, complice anche qualche infortunio di troppo.
Esordisce in prima squadra nella stagione 14/15 in Serie A. Gli occhi sono tutti puntati su di lui, sul talento cresciuto in casa. Dopo aver fatto gavetta tra primavera e Ternana, il Palermo gli affida l’attacco per la stagione in Serie B. La Gumina esplode, 35 partite e 12 goal alla sua prima stagione da professionista. In estate la Sampdoria vuole chiudere ma l’Empoli di Riccardo Pecini si inseriesce e lo porta in Toscana con un importante investimento, ben 9 milioni di euro.
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La Gumina non rispetta le aspettative e la sua stagione è abbastanza deludente. Sono infatti solo 2 i goal messi a segno da La Gumina in 22 presenze, condite anche da 2 assist, che non bastano all’Empoli per salvarsi. La Gumina tra l’altro subisce una una serie di infortuni che lo tiene lontano dal campo per ben 16 partite totali. Di fatto il suo campionato termina a marzo.
La Gumina rimane in Serie B nell’Empoli e prova a lasciarsi alle spalle gli infortuni. La stagione nella serie cadetta va leggermente meglio, e La Gumina mette a segno 4 goal in 17 presenze. A gennaio la Sampdoria è carente in attacco e così pesca dalla Serie B proprio La Gumina. Quel trasferimento sfumato all’ultimo un anno e mezzo prima finalmente si concretizza. La gioia dell’attaccante è tanta, su instagram posta una foto con la maglia blucerchiata scrivendo “Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano”.
Con la Sampdoria però le cose non migliorano. Ranieri gli concede 5 presenze di cui una partendo da titolare a Milano con l’Inter, ma l’attaccante palermitano non convince e nel finale di stagione viene relegato in panchina. La Sampdoria adesso cerca di piazzarlo ritenendolo un investimento fallito.