Angelo Palombo si è pentito di essersi ritirato troppo presto: il suo gesto un ulteriore atto d’amore per la sua Sampdoria
Alla Sampdoria dal 2002 al 2017. Angelo Palombo ha passato una vita a difendere la maglia blucerchiata sul campo e ha continuato anche dopo, entrando nello staff tecnico e diventando un collaboratore di diversi allenatori, utimo Dejan Stankovic.
Palombo è un pezzo di Sampdoria e in nome della Sampdoria ha fatto anche scelte sbagliate. Come quella di ritirarsi a 36 anni, troppo presto, come afferma al Secolo XIX. Ma, di mezzo, c’erano i colori blucerchiati e l’opportunità di entrare nello staff di Marco Giampaolo:
Smettere? Una decisione che non avrei dovuto prendere. Purtroppo però con la Samp di mezzo ho sempre ragionato col cuore e quando mi hanno offerto di entrare nei quadri tecnici ho accettato. Col senno di poi potevo continuare.
Sampdoria, Angelo Palombo ha qualche rimpianto
Angelo Palombo si è pentito ma l’ha fatto per la Sampdoria
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Magari all’estero, al Rubin Kazan, che aveva fatto delle offerte. Imparare altre lingue avrebbe potuto aiutare Palombo, che rimpiange di non aver fatto esperienze all’estero extra-calcistiche. L’amore per la Sampdoria, però, è stato più forte di tutto:
Avrei potuto andare al Rubin Kazan e anche in altre squadre. Ho qualche rimpianto per l’esperienza extra calcistica e per le lingue che avrei potuto imparare. Avrei anche guadagnato di più, ma a me è sempre interessato restare qua.
Alla Sampdoria ha dato tutto. Prima sul campo, con 459 presenze, interrotte solo dalla breve parentesi all’Inter, e 15 goal, poi fuori dal campo. Collaboratore, allenatore per qualche partita dell’Under 17, sempre con il blucerchiato addosso.