Nelle ultime cinque partite la Sampdoria ha imparato a fare la partita: il possesso palla in aumento grazie alle geometrie di Adrien Silva
Giocherà anche male, ma la Sampdoria nel nuovo anno ha iniziato a fare la partita, lasciando raramente il pallino del gioco in mano all’avversario. E questo è dimostrato dai dati sul possesso palla, che dimostra come qualcosa stia cambiando nel modo di approcciarsi alle partite.
Nel 2020 la Sampdoria era ultima per possesso palla, ma nelle ultime cinque partite ha invertito la tendenza. Esclusa la partita contro la Juventus, in cui i bianconeri hanno il pallone per il 59% del tempo, la Sampdoria ha sempre vinto in questo dato. Contro la Fiorentina 52 a 48%, a Benevento 63 a 37, con l’Udinese 53-47 e con il Parma 51-49. Partite in cui, inoltre, la Sampdoria ha totalizzato dieci punti.
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Il cambio di passo che ha un nome e cognome portoghese: Adrien Silva. Il centrocampista è stato titolare in tutte le gare citate ed è il vero cervello del centrocampo. Totalmente diverso rispetto a Thorsby ed Ekdal, come dimostrano anche i palloni toccati. In 15 partite Silva ne ha toccati 514, con una media di 34 palloni toccati ogni partita. Il norvegese ha una media di 27,4, mentre lo svedese di trenta.